SS36 e velocità. Lettera: “Basterebbe più educazione alla guida”

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90-alloraLECCO – Riguardo ai nuovi limiti di velocità sulla Strada Statale 36 ci scrive una lettrice: 

“Buongiorno,

sono anch’io un automobilista che per lavoro è costretta a percorrere varie volte al giorno la famosa SS36. Mi sono imbattuto nella lettera di un Vs lettore (leggi qui) che, con ironia, riferendosi ai nuovi limiti imposti dall’Anas ed in vigore da oggi, provocatoriamente pensava a carrozza e cavalli per mettersi in viaggio. Un pensiero, ascoltando commenti qua e là in città, condiviso da molti.

Vorrei però proporre alcune considerazioni un po’ meno ironiche su cui credo sia opportuno riflettere.  Premesso che l’ANAS non ha mai brillato, almeno nella nostra zona, per scelte viabilistiche particolarmente comprensibili, inviterei però a porre l’attenzione su noi stessi, su noi automobilisti.

Tra Lecco e Milano (la tratta che deve percorrere il Sig.re della lettera di cui sopra), vi sono 50Km. Va da sè che procedendo a 100 km/h, si impiegano (teoricamente) 30 minuti. E a 110km/h, la velocità consentita fino a ieri su alcuni tratti, il tragitto potrebbe essere percorso in soli 27 minuti. A 90, il limite imposto da ANAS, i minuti diventano… 33!

Non credo che la carrozza e il cavallo possano impiegare meno. Pensiamoci, tra il limite massimo e quello imposto da ANAS , c’è una differenza di soli 6 minuti! Due semafori rossi, tanto per capirci.

Ora… mi chiedo: il signore dell’intervento di cui sopra, e tanti come lui, prima di pensare a carrozza e cavallo, a che velocità erano abituati percorrere la 36? Perchè per avere un tempo di percorrenza significativamente inferiore a quello indicato, è inevitabile superare di gran lunga i 110, o anche i 130 e i 150 km orari.

Il che non mi sorprende, visto che tantissimi sono soliti scambiare la superstrada per la loro pista personale. Mi chiedo: scoccia di più alzarsi 6 minuti prima al mattino, o restare in coda per due ore per percorrere 8 km di attraversamento, come capita ogni volta (e di frequente) che qualche incosciente, distratto dai pokemon o da whatsapp, incurante della distanza di sicurezza, incapace di segnalare un cambio di corsia, o troppo impegnato ad abbagliare chi lo precede, viaggiando oltre i limiti provoca un incidente?

La 36 non è una strada sicura, lo sappiamo tutti. Il limite di 90 all’ora non la renderà migliore di certo, nè lo faranno gli autovelox perchè tanto chi corre abitudinariamente, o non paga le multe o ha abbastanza soldi per farlo agevolmente.

Però… riflettiamo. Rispettando i limiti, l’Anas ci sta prolungando il viaggio Lecco- Milano di 6 minuti scarsi. Il tempo di un caffè, senza dover correre come deficienti, per arrivare primi al cimitero. Non sono necessari il cavallo e la carrozza, ma bastano il buonsenso e un po’ di buona educazione stradale.

Cordialmente”.

Maria Antonietta Sozzi