M.P. – Terapia innovativa, indolore e priva di effetti collaterali, l’ozonoterapia (detta anche ossigeno-ozonoterapia) è efficace nel trattare dolori articolari cronici e patologie come l’ernia del disco, evitando così interventi chirurgici. Il dottor Alberto Giovannucci, esperto di questa tecnica presso G. B. Mangioni Hospital di Lecco pratica con successo questi trattamenti, racconta come funzionano.
Che cos’è l’ozono?
L’ozono utilizzato in ambito medico si ottiene trasformando l’ossigeno attraverso una procedura che prevede il suo passaggio in generatori con un arco voltaico a 24.000 volt. La miscela ottenuta è una molecola triatomica (O3) dotata di molte proprietà terapeutiche. Riattiva il microcircolo, ha effetti analgesici, riduce il dolore ed esercita un’importante azione antinfiammatoria.
Come risulta efficace nel trattare l’ernia del disco?
Nel caso di ernia, la miscela gassosa entra in contatto con il materiale discale e riduce il tessuto danneggiato disidratandolo. In questo modo, prosciuga il nucleo polposo fuoriuscito, elimina la compressione e, quindi, anche il dolore. Prima di ogni trattamento, paziente viene sottoposto a visita ortopedica per inquadrarne la problematica.
Qual è la procedura utilizzata?
La metodica più usata è quella infiltrativa paravertebrale con la quale si accede per via percutanea, utilizzando un ago di medio calibro, alla zona da trattare.
Dopo aver posizionato il paziente sul lettino in posizione prona, si disinfetta la cute e si prepara la miscela gassosa che viene iniettata lentamente a destra e a sinistra della colonna vertebrale, aspirando periodicamente per evitare di trovarsi in un vaso sanguigno. L’introduzione del gas va effettuata molto piano per non provocare dolore che, in ogni caso, è minimo e scompare dopo alcuni minuti.
È necessario il ricovero?
No, a G. B. Mangioni Hospital il trattamento è ambulatoriale e va fatto una o due volte a settimana per un totale di, circa, dieci sedute, in alcuni casi anche meno. Questa tecnica può portare ad evitare l’intervento chirurgico e ha una percentuale di successo intorno al 60%. Inoltre, essendo la miscela composta da sostanze proteiche, non ci sono complicazioni per reazioni allergiche. SI sconsiglia solo a donne in stato di gravidanza o a persone affette da ipertiroidismo o favismo.
L’infiltrazione come avviene?
Può venir fatta sottocute a livello endoarticolare, periarticolare e peritendineo, con risultato simile a quello delle terapie cortisoniche, ma senza gli stessi effetti collaterali. Per la sua azione antibatterica ed antivirale, viene usata con successo anche nell’herpes zoster e somministrata con piccola e grande autoemotrasfusione, vale a dire prelevando un quantitativo di sangue che viene ozonizzato, trattato con la miscela e rinfuso
Per quali patologie è adatta l’ossigeno-ozono terapia?
Sono convinto che sia una valida terapia per la lombalgia da discopatie, le lombosciatalgie da ernia discale, l’artrosi, le patologie muscolo-scheletriche come epicondiliti, le tendiniti, de quervain, dita a scatto, trocanteriti e tante altre.
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Per informazioni e prenotazioni:
G.B. Mangioni Hospital
Via Leonardo Da Vinci, 49 (Lecco)
telefono 0341.478111 – www.gvmnet.it