Treni e disagi, la lettera dei pendolari delle linee lombarde

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treno_fermate_liernaMILANO  – La lettera del Comitato dei Pendolari delle tratte lombarde

“Inaccettabile. E’ questa, in una parola, la reazione dei pendolari Lombardi di fronte a quanto sta accadendo nel palazzo di vetro di Regione Lombardia, più precisamente negli uffici dell’Assessore Alessandro Sorte. Il contesto è la presentazione di quanto (non) fatto da Regione Lombardia per garantire condizioni di viaggio accettabili a tutti i cittadini che nel quadrante Est della nostra Regione viaggiano in treno.
In breve quanto sta accadendo: a fronte dell’apertura della nuova linea AV Milano-Venezia nella tratta Lombarda, che avrebbe dovuto liberare slots per il traffico regionale e quindi portare benefici sia a chi viaggia sui treni regionali/suburbani e sia a chi viaggia sulla lunga percorrenza, Regione Lombardia presenta uno scenario in cui non solo le condizioni pregresse restano invariate (dopo i Milioni di € spesi per la nuova infrastruttura), ma addirittura per molti peggiorano sensibilmente!

Nel dettaglio:

– Sulla tratta Milano-Bergamo RFI impone lo spostamento di 5′ delle tracce orarie (tecnicamente scardina la simmetria oraria, ovvero l’ossatura portante del sistema ferroviario lombardo che permette in tutti i nodi della rete di prendere le coincidenze da e per tutte le altre linee), facendo pertanto perdere sistematicamente ai viaggiatori tutte le coincidenze a Pioltello (per chi da Bergamo entra nel Passante significa regalare a Trenord 20 minuti ogni giorno in più!), riduce il tempo di preparazione del treno a Milano Centrale a soli 15’ (riducendola di fatto all’osso, ed intaccando pertanto pesantemente la stabilità dell’orario) e rende critiche le coincidenze per chi interscambia con l’AV da Roma (solo 10′ per un cambio che, considerando i tempi per cambiare binario e raggiungere il treno per Bergamo, significa praticamente far perdere sistematicamente il treno).

– Sulla tratta Milano-Brescia, a valle delle insistenti richieste del territorio di mettere in campo un’alternativa al servizio Frecciabianca che è destinato a sparire (e che nelle proiezioni riverserà qualche migliaio di viaggiatori al giorno sui treni regionali già saturi) Regione Lombardia aveva promesso il potenziamento del servizio RE. Nella realtà nulla di fatto: sembra che Trenord non sia in grado di industrializzare il potenziamento e di conseguenza, passivamente, Regione Lombardia “semplicemente” rinuncia lasciando che i cittadini rischino ogni giorno di non trovare nemmeno il posto per salire sulle carrozze sovraffollate. Situazione tanto più grave se consideriamo che in un contesto di servizio pubblico l’ente titolare di un contratto di servizio non dovrebbe permettere all’azienda di trasporto di sostituirsi a sé nella programmazione, ma limitarsi a dettare le richieste di servizio, pena l’aggiudicazione dello stesso ad un qualsiasi eventuale altro operatore qualora Trenord non fosse in grado di farlo (ipotesi che, guarda caso, Regione Lombardia non sembra nemmeno voler prendere in considerazione).

– Sempre sulla tratta Milano-Brescia, i circa 3000 cittadini che ad oggi pagano, oltre all’abbonamento integrato da 103€/mese anche 300 e passa €/anno di integrazione per poter usufruire del servizio Frecciabianca (senza assegnazione di un posto) avevano chiesto a Regione Lombardia un intervento, che essa aveva promesso, per poter utilizzare alle stesse condizioni i servizi Frecciarossa che da Dicembre sostituiranno i Frecciabianca. Ancora una volta nulla di fatto, probabilmente per mancanza di interesse da parte di Trenitalia, sicuramente per mancanza di volontà da parte di regione Lombardia.

– Sulle tratte Cremona-Treviglio e Cremona-Brescia, a più tratti definite “lumaca” per la loro bassissima velocità commerciale, Regione Lombardia aveva promesso un progetto di velocizzazione delle due tratte. L’epilogo è sempre lo stesso: a Trenord non sembra interessare, e Regione preferisce far spallucce ed ignorare ancora una volta le esigenze dei propri cittadini.

Una vera e propria assenza politica di regione Lombardia, che dimostra ancora una volta di non avere affatto a cuore il proprio sistema ferroviario e che soprattutto continua a dimostrare di non voler capire le enormi potenzialità che lo stesso può dare – se ben gestito! – per garantire una mobilità efficiente ed efficace a quella realtà Lombarda che ormai è nota per essere una delle più congestionate ed inquinate d’Europa.

In estrema sintesi, non possiamo che domandarci:
– se RFI modifica le tracce orarie come gli pare e Regione non dice nulla
– se Trenord appare sempre più inadeguata per gestire con successo il servizio regionale e Regione non fa nulla
– se Trenitalia non vuole un accordo per risolvere il problema dei Frecciarossa e Regione non fa nulla
… cosa fa Regione?
… è forse troppo impegnata a rincorrere faraoniche infrastrutture stradali di dubbia utilità (BreBeMi, Tangenziale Est Esterna, Pedemontana, …) – peraltro deviando ingenti risorse sulla mobilità individuale – per accorgersi che la sua latitanza sta causando la lenta ma inesorabile distruzione di ciò che di buono può offrire il sistema ferroviario regionale, e con esso il deterioramento della qualità del servizio ai cittadini ai quali, invece, tutto fa supporre che in breve tempo verrà imposta una ulteriore “stangata” tariffaria?

Inaccettabile, appunto.

Chiediamo che l’Assessore Alessandro Sorte sia posto di fronte alle sue responsabilità, che ai cittadini venga spiegato chiaramente per quale ragione il servizio pubblico in Lombardia stia ormai soffrendo continue riduzioni (di servizio, di fondi… sia sul ferro che sulla gomma!) al di là di qualsiasi proclama ed in controtendenza rispetto a qualsiasi esigenza manifestata sia dai cittadini che dalle linee guida UE che – guarda caso! – indicano il trasporto pubblico come la soluzione da implementare e sostenere per risolvere in maniera sostenibile le esigenze della mobilità dei cittadini, e che nel merito si trovi una soluzione per i cittadini del quadrante Est in linea con le aspettative già ampiamente esplicitate a Regione Lombardia”.

Cordiali saluti,
I Rappresentanti dei Viaggiatori alla Conferenza Regionale del TPL