CANTU’ – Duro colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti nel canturino e nel comasco. Nella mattinata di mercoledi’ 16, a Cantu’ in via Giovanni XXIII, i Carabinieri della stazione di Cantu’, nel corso di un servizio di prevenzione, hanno intimato l’”alt” al conducente di una Golf. Quarantottenne, comasco, incensurato, da subito si e’ dimostrato insofferente alle verifiche che i militari stavano effettuando.
Pertanto, insospettiti da tale atteggiamento, gli operanti hanno deciso di approfondire il controllo ispezionando l’abitacolo dell’auto e le tasche della persona, trovando in quest’ultime due sigarette artigianali, di cui una mezza consumata. i classici “spinelli” costituiti da tabacco e marijuana.
Nonostante la scarsa collaborazione del comasco, attraverso la consultazione della banca dati, i carabinieri hanno individuato la sua abitazione e l’hanno sottoposta a perquisizione.
Gli uomini dell’arma hanno trovato una vera e propria: l’uomo viveva con la propria madre di 66 anni. In 15 barattoli di plastica, quelli usati per la conservazione degli alimenti sott’olio, vi erano circa due chilogrammi di marijuana pronta per la consumazione.
Inoltre nel corso della perquisizione, estesa al giardino esterno, e’ stata rinvenuta un’area adibita a serra di circa 20 metri quadrati, all’interno della quale non e’ stata trovata droga in fase di coltivazione.
E’ stato sequestrato un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento. L’uomo e’ stato arrestato per la detenzione di quell’ingente quantitativo. nel corso delle operazioni, lo stesso, gia’ sofferente di problemi di salute, ha accusato un malore e pertanto e’ stato ricoverato in osservazione presso il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Como.
All’esito degli accertamenti clinici verra’ valutato anche l’eventuale stato di alterazione psicofisica in cui versava al momento del controllo alla guida dell’autovettura. I Carabinieri non escludono che tale droga avrebbe alimentato lo spaccio nel canturino e nel comasco. Sulla vicenda continuano ad indagare gli uomini dell’Arma.