MONTE MARENZO– “Gianni Morandi dal manifesto di Telethon ci contagia col suo sorriso. Il suo invito Si può dare di più è stato pienamente raccolto da tutti i protagonisti dell’evento che si è svolto a Morterone”, così Angelo Fontana, a proposito della maratona, svoltasi la scorsa domenica, da Monte Marenzo verso il più piccolo comune d’Italia, con lo scopo di raccoglie i fondi in favore dei bambini colpiti da gravi malattie genetiche.
“Un sole splendente dopo giorni di pioggia ha dato la spinta giusta – ha detto Angelo Fontana responsabile dell’area sociale della polisportiva di Monte Marenzo – hanno dato tutte le energie che avevano in corpo gli Ambasciatori volontari di Telethon, che hanno raggiunto il paesino, chi a piedi chi in bicicletta, per ritirare la generosissima offerta raccolta tra gli abitanti della piccola comunità, che mi hanno consegnato la notevole somma di 780 euro”. È il ricavato di una tombolata e di una cena con capretto svoltesi qualche giorno prima presso la trattoria del Cacciatore.
La giornata è iniziata quando ancora era buio dalla chiesa di Monte Marenzo, dove i 14 podisti e i 6 ciclisti prima di partire hanno ricevuto la benedizione di don Giuseppe.
Antonio Ferrario, Armando Meles, Demetrio Perucchini, Diego Crippa, Enrico Redaelli, Francesco Angioletti, Francesco De Caria, Luciano Motta ,Nello Celoria, Patrizia Cornago, Roberto Aondi, Sergio Colombo, Sergio Scotti, Simona Bonaiti, hanno affrontato il percorso a piedi, prenotandosi anche per la prossima edizione. Mentre i ciclisti che si sono inerpicati per 35 chilometri sono: Amedeo Stoppa, Fabrizio Losa, Giovanni Molinari, Giorgio Castelli, Mauro Tagliaferri, Roberto Cattaneo.
Ad accoglierli e applaudirli, a mezzogiorno passato, davanti alla sede municipale di Morterone c’erano il sindaco Antonella Invernizzi ed alcuni componenti della Giunta.
Angelo Fontana, a nome di Telethon e della Uildm di Lecco, ha ringraziato con affetto la popolazione di Morterone e la sua Amministrazione comunale, tutti gli Ambasciatori e i loro accompagnatori, un grazie particolare anche a Mauro Tagliaferri “per il suo spirito di trascinatore”.