LOMBARDIA – Attenzione alla “bolletta”: per far quadrare i conti il 44% delle famiglie lombarde fa più attenzione alle spese della luce, del gas e del telefono, quando lo scorso anno il dato si attestava al 33%. In generale, il nuovo anno sarà caratterizzato dalla morigeratezza: aumenta, infatti, la quota di famiglie lombarde che modificheranno le proprie abitudini per risparmiare, che passa dal 74% del 2015 all’83% del 2016.
Per contenere le spese il 31% dichiara di fare meno aperitivi e cene fuori (era il 39% lo scorso anno) e la percentuale è più alta tra i giovani e gli adulti, il 6% rinuncia ad usare l’automobile e il 14% passa più tempo libero in casa da parenti e amici.
L’economia domestica passa anche dal supermercato: se, rispetto allo scorso anno, i lombardi sono meno attenti a risparmiare sui generi alimentari (sono il 29% erano il 46%), la spesa diventa sempre più mirata. Infatti, solo 1 su 10 acquista in prevalenza prodotti di marca, il 50% dei lombardi compra prodotti in promozione e sale la quota di chi sceglie prodotti “a marchio della catena” e primi prezzi, complessivamente il 33%.
E 1 lombardo su 2 si rifornisce in diversi punti vendita per inseguire gli affari sugli scaffali (52%). È quanto emerge dalla indagine “Famiglie e fiducia. Monza e Brianza e Lombardia. Novembre 2016”, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere su interviste con metodo CATI a 900 famiglie lombarde. I risultati dell’indagine per provincia.
A Varese e a Milano c’è la percentuale più elevata di famiglie che non modifica le proprie abitudini per far quadrare il bilancio (rispettivamente 25% e 20% contro il dato medio regionale del 17%). Sono le famiglie a Brescia che trascorrono più tempo libero in casa (18%) e riducono le cene fuori (32%). Quest’ultimo accorgimento è usato anche a Varese (31%), insieme alla riduzione degli sprechi alimentari grazie ad una spesa più mirata (36%). A Bergamo per fronteggiare le difficoltà economiche, si sta attenti ai consumi domestici (54%) e si preferisce riparare anziché sostituire (17%).
A Monza e Brianza c’è la percentuale più bassa di famiglie che rinuncia alle uscite (27%), ma aumenta rispetto allo scorso anno la quota di chi modifica le abitudini per far quadrare i conti : dal 75% dello scorso anno all’88% attuale, più alta solo a Brescia (89%). È quanto emerge dalla indagine “Famiglie e fiducia. Monza e Brianza e Lombardia. Novembre 2016”, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere su interviste con metodo CATI a 900 famiglie lombarde