PESCARA – Le Guide Alpine e gli Accompagnatori di Media Montagna sono impegnati in queste ore nell’emergenza in Centro Italia. Il Collegio regionale d’Abruzzo, il Collegio regionale delle Marche e il Collegio nazionale delle Guide Alpine Italiane hanno dato la massima disponibilità alle Istituzioni, da un lato collaborando con i Comuni del territorio per effettuare sopralluoghi sui pendii nevosi, dall’altro prestando assistenza nelle operazioni di soccorso.
Sia sul fronte abruzzese sia sul fronte marchigiano i Collegio regionali delle Guide Alpine hanno messo a disposizione la propria competenza per fronteggiare l’emergenza causata dal terremoto e dalle forti nevicate che hanno interessato il Centro Italia. Le Guide Alpine infatti, sono gli unici professionisti formati e abilitati a gestire ed effettuare operazioni di soccorso in zone montuose e impervie con l’uso di attrezzature alpinistiche o di derivazione alpinistica, dei dpi e delle attrezzature usate per i lavori in fune. Pertanto si sono resi disponibili ad azioni congiunte alle Istituzioni preposte sul campo nelle operazioni di soccorso e di evacuazione e per portare alla popolazione viveri e prodotti di prima necessità.
Sul lato abruzzese il Collegio regionale Guide Alpine Abruzzo sta collaborando con le commissioni valanghe dei singoli Comuni per effettuare i sopralluoghi sui pendii nevosi, molti dei quali ancora oggi sono a forte rischio valanghe.
“Oltre che nell’emergenza – dice Agostino Cittadini, presidente del Collegio delle Guide Alpine Abruzzo – siamo pronti a dare una mano anche nel futuro, per la ripartenza del territorio, collaborando come stiamo facendo dall’agosto scorso con la Regione”.
Il Collegio Guide Alpine delle Marche, ha supportato nei giorni scorsi i Servizi dello Stato nelle operazioni di evacuazione e di soccorso. Si attende invece ancora risposta dalla Regione Marche, a cui le Guide, in qualità di professionisti formati ad operare su questi terreni, hanno offerto aiuto fin da subito.
“La nostra professionalità e le competenze specifiche – spiega Marco Vallesi presidente del Collegio Guide Alpine Marche – possono essere spese in tanti modi per affrontare una situazione come questa, di emergenza e ancora di pericolo, che non guarda in faccia nessuno: cittadini come soccorritori. Ad esempio sarebbe opportuno implementare i rilievi del manto nevoso, anche in quota, utili per mappature e valutazioni future di pericolosità, se si dovessero ripresentare condizioni come quelle attuali. Possiamo fare molto di più per la ricostruzione del territorio, perlomeno per quanto riguarda l’apporto tecnico e programmatico specifico della fruizione della montagna ma, attendiamo l’autorizzazione a fare la nostra parte”.