Tre anni e due mesi per maltrattamenti in famiglia e lesioni. E’ la pena assegnata a un peruviano sposato con una italiana, entrambi residenti a Mandello. I fatti descritti partono dal 2007 e arrivano al 2008. Lui Matta Gonzales di Lima era geloso al punto di accompagnare la moglie al lavoro e di togliere le maniglie delle porte di casa per impedirle di uscire di casa, come ha raccontato la donna al pm Paolo Del Grosso. Inoltre il condannato sotto l’effetto dell’alcool diventava , secondo la ricostruzione del pubblico ministero, aggressivo. A marzo del 2008 la situazione è degenerata con una aggressione più forte delle precedenti e una tentata violenza sessuale ostacolata solo dai fumi dell’alcool. Due mesi più tardi a maggio un altro evento violento e la donna A.C. si decide a fare denuncia che porta a una sentenza civile che intima Gonzales di lasciare l’appartamento dove la coppia viveva.
L’uomo non si rassegna e a giugno – racconta sempre Del Grosso nella sua requisitoria – ritorna a minacciare la moglie (oggi ex) in modo plateale. I vicini sono stati testimoni del deterioramento del rapporto tra i due e hanno raccontato come l’uomo avesse costretto l’ex coniuge a rapporti sessuali a rottura già consumata.
La fila di episodi esposti in aula ha portato quindi alla condanna del peruviano. Il collegio giudicante (presidente Ambrogio Ceron e Paolo Salvatore e Andrea Noccelli a latere) ha addirittura ricarato la dose rispetto a quanto chiesto dall’accusa. Alla fine oltre al provvedimento restrittivo, la sentenza ha previsto un risarcimento di 25mila euro per la moglie, A.C. (difesa dall’avvocato Marta Mauri). Altri mille euro andranno a un’amica, menata per aver preso le difese della donna durante una lite tra i due coniugi.
L’avvocato Bova, che ha difeso di Gonzales puntando soprattutto sulle differenze culturali all’interno della coppia, ha preannunciato il ricorso in appello noo appena esaminate le motivazioni della sentenza.