Altri richiedenti asilo a Carenno, martedì sera l’incontro per fare chiarezza

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CARENNO –  Un incontro per chiarire il quadro completo della situazione, il perché di nuovi arrivi in paese ed i possibili sviluppi, quello organizzato dall’ amministrazione carennese per il prossimo martedì sera, alle 21, presso la sala consiliare in tema di accoglienza diffusa. Verranno, infatti, accolti altri richiedenti asilo presso il comune della Valle San Martino, al contrario di quanto stabilito nel programma provinciale. 

“Un appartamento privato è stato messo a disposizione della prefettura che in questo momento ha la necessità di liberare il campo al Bione per consentire i carotaggi della nuova caserma dei pompieri – spiega il sindaco di Carenno Luca Pigazzini –così si è usciti dai confini del documento in materia di accoglienza” secondo il quale il numero di richiedenti asilo non deve superare il 3 per mille dell’intera popolazione.

Carenno accoglie al momento sei richiedenti asilo, ai quali potrebbero aggiungersene un’altra ventina, “in questi giorni sono in corso le verifiche igienico-sanitarie dell’alloggio, dopo di che verrà indicato il numero massimo di persone che vi possono abitare” continua il sindaco, sottolineando che all’incontro sono stati invitati tutti gli attori in campo sul tema; i rappresentanti della società che si occupa dell’individuazione degli immobili, della Prefettura, della Comunità montana della Valsassina oltre che gli uffici dei sindaci.

“Credo sia un tema da affrontare nella sua delicatezza e nel fatto che non sia una situazione temporanea, ma con la quale confrontarci per i prossimi anni, la scelta dell’accordo di programma provinciale doveva essere una risposta seria e precisa, ma ad oggi è attuata solo in parte, meno della metà dei comuni hanno accolto dei migranti, e la riflessione bisogna che vada nella direzione di applicazione di questo accordo” ha concluso il sindaco evidenziando che durante gli 11 mesi di permanenza dei sei richiedenti asilo a Carenno non si sono creati problemi o disagi.