CALOLZIO – Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Marco Ghezzi, a capo del gruppo di minoranza Lega Nord Calolzio, in merito al caso Ecocentro- Silea:
“Alla fine Silea non pagherà l’affitto (21.000 euro all’anno la stima contenuta nella valutazione del ramo di azienda rifiuti di Ausm) per l’utilizzo di alcune aree di proprietà comunale all’interno della stazione di raccolta. In sostanza, il Sindaco quando ha ceduto a Silea il ramo d’azienda di Ausm non ha ritenuto necessario contrattualizzare un canone per le aree di proprietà comunale ed ora Silea si rifiuta legittimamente di prendersi in carico un costo non previsto. La società di Valmadrera lo esplicita molto bene nella risposta inviata in questi giorni al Comune di Calolzio che, a seguito delle nostre ripetute sollecitazioni, aveva formalizzato una richiesta economica tardiva e modificata al ribasso in corso d’opera. Peccato che nella valutazione del perito alla base della vendita del ramo rifiuti di Ausm era previsto un canone d’affitto con un flusso di cassa di appunto 21.000, che aveva originato una riduzione del valore di stima e quindi dell’incasso per il Comune, cioè per i calolziesi, di oltre 100.000 euro. Ad oggi la perdita secca per il Comune è di 42.000 euro (per mancato introito di due anni di locazione), che potrebbe arrivare a oltre 300.000 euro in 15 anni, se nulla cambierà. La questione è già stata sottoposta alla Corte dei Conti, che deve ancora pronunciarsi, ma ora c’è un tassello in più, che mette in evidenza le gravi responsabilità del Comune. Lo sottolinea chiaramente la lettera di Silea, dove si ribadisce che l’affitto non è mai stato contemplato nella fase delle trattative per la cessione. E che nessuno dell’Amministrazione ha mai chiesto un canone di locazione per le proprietà comunali in questione. C’è da chiedersi perché. Ciò è molto grave, a maggior ragione se si mette nel conto che anche la valutazione complessiva del ramo d’azienda rifiuti di Ausm aveva già subito nel giro di pochi giorni una svalutazione di quasi 200.000 euro, passando da 600.000 euro a poco più di 400.000 (valore finale di vendita), stima curiosamente molto vicina a quella commissionata dal compratore Silea. Ma questa è un’altra storia, anch’essa al vaglio della Corte di Conti. Alla fine di tutto ciò, non poteva mancare la beffa. Per chiudere tutto il contenzioso, Silea ha offerto al Comune una fornitura gratuita di 22 cestini per i rifiuti che, fatti due conti, potrebbero arrivare a costarci almeno 5.000 euro l’uno. Ogni commento è del tutto inutile”.
Marco Ghezzi, Lega Nord Calolzio