MANDELLO – “Ieri si è tenuto a Mandello un consiglio comunale di grande importanza. Non mi soffermo sui modi con cui alcuni consiglieri partecipano alle commissioni consiliari, di fatto eliminandone l’utilità, e al consiglio comunale, con toni e modi certamente non adeguati e che i presenti hanno avuto modo di constatare”.
Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, interviene nel merito della seduta consiliare di giovedì 13 luglio e in una nota scrive: “Sull’ambito di trasformazione AT06 area Cortesi abbiamo spiegato l’approccio che abbiamo tenuto nel definire insieme alla proprietà il progetto. Già mesi fa ho avuto modo di predisporre una lettera indirizzata ai cittadini che spiegava la modifica della destinazione commerciale con l’eliminazione del limite al commercio alimentare. Penso comunque ai negozi non alimentari (circa il 70% dei negozi mandellesi) che per la precedente Amministrazione erano di serie B e quindi sacrificabili”.
Fasoli aggiunge: “Per la decisione di non volere il nuovo Punto gioco-asilo nido comunale abbiamo ben spiegato lo stato dell’arte dei servizi offerti ai mandellesi, chiarendo che la nuova struttura poteva essere usata o per servizi aggiuntivi – in concorrenza con le realtà già presenti – o per spostare i servizi già presenti, accollandosi un nuovo immobile con nuovi costi anziché ristrutturare e valorizzare l’esistente”.
“Speravo di aver capito male – afferma il primo cittadino – e invece è stato ribadito dal consigliere Scurria che è giusto creare concorrenza agli enti che offrono servizi per l’infanzia, mentre non lo è per gli esercizi commerciali: le famiglie devono pagare meno l’istruzione ma non la spesa. Come se i costi oggi sostenuti dalle famiglie per i loro figli derivino da inefficienze anziché dalla garanzia di un’attività formativa di alta qualità. Concetto ambiguo, che non sarà molto apprezzato da chi si occupa oggi dei nostri piccolissimi e, credo, anche dalle famiglie”.
Riccardo Fasoli osserva: “Le problematiche di natura procedurale sollevate dalla minoranza, su suggerimento diretto di un privato residente nella zona, sono al vaglio degli uffici che, ad oggi, non hanno evidenziato errori. Ringraziamo comunque per l’apporto di informazioni che verranno ancora attentamente vagliate. Una considerazione però la facciamo: anche ai banchi dell’opposizione “Casa Comune” applica gli stessi princìpi utilizzati in 10 anni di governo: immobilismo, burocrazia e ricorsi legali costati ai cittadini oltre 500.000 euro di parcelle!”.
“La realizzazione del Piano integrato di intervento – spiega ancora il sindaco – porterà al Comune la sistemazione viabilistica (dovuta, ma se non si realizza l’operazione, non ci sarà nemmeno quella!), un versamento di 100.000 euro, la cessione dell’ area Sapio e un costo di costruzione che si aggirerà intorno ai 600.000-700.000 euro. Tutto questo permetterebbe la prosecuzione di molte opere richieste dai mandellesi quali l’ampliamento del centro sportivo attraverso l’utilizzo dell’area Sapio e del deposito comunale, la sistemazione di via XXIV Maggio e la collocazione del Punto gioco in ambienti più idonei. Mi chiedo ora dove stia l’interesse di pochi: nella realizzazione dell’intervento o nella sua mancata realizzazione?”.
Il sindaco conclude: “Ora procederemo nell’iter di approvazione, cercando, come abbiamo già fatto, di ascoltare e collaborare con tutti i soggetti interessati”.