DORIO – Preda dei writers all’esterno, vittima della maleducazione degli utenti al suo interno: la stazione di Dorio non spicca per decoro, tra muri completamente imbrattati, cartacce e rifiuti lasciati in sala d’aspetto dai soliti incivili, inoltre, ci segnalano dei fruitori, il vento degli ultimi giorni avrebbe fatto ‘saltare’ alcune tegole, danneggiando il tetto.
Le foto in pagina sono state scattate nella giornata di lunedì. Eppure, la situazione era addirittura peggiore, ci dicono da Fuori di Vela, l’associazione a cui il Comune ha affidato l’immobile dopo averlo avuto in comodato d’uso dalle ferrovie. “Il tetto lo abbiamo sistemato otto anni fa, era tutto rovinato e pioveva dentro i locali. Era tutto marcio, i vetri rotti, c’era la muffa, abbiamo lavorato sodo per rimetterla a posto – ci dice Sergio Corrarati referente di Fuori di Vela – la sala d’aspetto l’abbiamo riverniciata la scorsa estate, ma di certo non è colpa nostra se la gente non ha rispetto e sporca per terra, i cestini ci sono”.
Colpa della villaneria dei passeggeri, ci dice il referente dell’associazione, “l’estate scorsa addirittura abbiamo trovato nel prato dei seggiolini del treno, evidentemente lanciati dai vagoni da qualche ragazzino. Ne abbiamo viste di tutti i colori, nonostante il traffico veramente limitato di utenti”. In stazione l’associazione ha fatto la propria sede, al piano superiore ci sono le camere utilizzate dai giovani che frequentano i corsi estivi di vela, in cambio provvede alla manutenzione. “Provvediamo settimanalmente e pulirla, ma non siamo i guardiani della stazione – si sfoga Sergio – e non possiamo certo controllare chi sporca”.
Nel frattempo proprio il mese prossimo, a dicembre, dopo nove anni, scadrà il comodato d’uso concesso da Rfi.
“Sicuramente proporremo alle ferrovie di rinnovare la concessione, anche in considerazione dei parcheggi che sono utili ai cittadini oltre che agli utenti della stazione e sui cui siamo intervenuti come Comune – spiega il sindaco Cristina Masanti – questo auspicando che non vengano richiesti da RFI dei lavori da realizzare anche perché non ci sarebbe possibile ad oggi pensare di intervenire con soldi propri del municipio”.