MANDELLO – Ha cercato di raggirare una delle aziende più note del territorio, la Gilardoni Raggi X, spacciandosi per un intermediario con il governo algerino, riuscendo ad intascare anche dei soldi che l’impresa mandellese gli aveva anticipato, ma altro non era che un millantatore ed è stato smascherato dalla Polizia Locale della cittadina rivierasca che era già sulle sue tracce.
Non potendo essere arrestato, l’uomo, rimesso in libertà ha fatto perdere le sue tracce e la Polizia Locale ha diffuso nome e foto del soggetto: si tratta di Giorgio Valle, classe 1950 e nativo di Sondrio; senza fissa dimora dopo essere stato espulso dalla Francia in seguito ad una condanna penale, ha dapprima utilizzato un alloggio presso una casa vacanze di Mandello presentando un falso documento di identità, poi se ne è allontanato senza pagare.
Sono stati i titolari della casa vacanze ad allertare dell’accaduto la Polizia Locale, sporgendo querela. Sono iniziate così le indagini degli agenti Linda Cassinelli, Nicola Airò, Luca Boscolo e Pantaleone Prochilo che hanno fermato l’uomo mentre usciva dalla ditta Gilardoni. Il truffatore aveva architettato un raggiro ben congegnato per frodare l’azienda mandellese: con indirizzi di posta elettronica fasulli e richiamanti società inesistenti, note spese false, il soggetto ha indotto la Gilardoni ad anticipare del denaro millantando contatti importanti con aziende e Governo algerino, ipotizzando anche una possibile visita in azienda di un ministro del Paese africano.
Una truffa internazionale bloccata sul nascere dagli agenti della Polizia Locale, supportati in fase investigativa dagli uomini della Questura di Lecco. Al momento del controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di 1.150 euro in contanti consegnati dalla Gilardoni come acconto delle spese sostenute per la fantomatica mediazione che, a parole, avrebbe potuto portare all’acquisizione di appalti milionari. Somma che è stata riconsegnata all’azienda, mentre l’auto su cui viaggiava Valle è stata sottoposta a fermo amministrativo e, se non sarà ritirata, verrà rivenduta.
Inoltre, nella perquisizione al temporaneo domicilio di Lecco del truffatore, sono stati sequestrati due computer, un telefono cellulare e un tablet, sottoposti agli esami tecnici del caso.
L’uomo è ancora in libertà e la Polizia Locale mette in allarme cittadini e aziende rispetto alle abili capacità dell’uomo, “capace di mentire ogni possibile ragionevolezza”.
Pensare che, rimasto senza auto, ai conoscenti – spiegano dalla Polizia Locale – avrebbe raccontato di essere rimasto senza veicolo perché, durante il controllo della Polizia Locale, un mozzicone sarebbe finito nel baule dando fuoco all’automezzo.