A 14 gruppi musicali lecchesi è andato l’attestato di riconoscimento di interesse nazionale da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel tardo pomeriggio di giovedì gli ensemble del territorio sono stati, infatti, invitati nella sala consiliare di Palazzo Bovara per ritirare il loro attestato, consegnato dal sindaco di Lecco, Virginio Brivio, e dal prefetto Marco Valentini.
«Potrebbe sembrare solo un discorso di carte e di riconoscimenti formali – ha commentato Mauro Gattinoni, presidente della Consulta musicale di Lecco – e invece si tratta di un importante risultato, raggiunto dopo tanto lavoro. Il vero valore dei cori e delle bande musicali del territorio sta, infatti, nella costanza delle prove e nell’impegno costante di circa 400 volontari, che a vario titolo si danno da fare all’interno di questi gruppi. Siamo molto onorati – ha affermato – di ricevere un così prestigioso riconoscimento, simbolo della storia e dell’arte di cui con la semplicità che ci contraddistingue ci facciamo portavoce, e siamo grati alle istituzioni per il loro supporto».
Ma com’è nata, quindi, l’idea di attribuire valore culturale a questi gruppi musicali tradizionali? Il tutto ha avuto inizio durante un consiglio comunale di quasi un anno fa, quando «in data 31 gennaio 2011 – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Michele Tavola – abbiamo dichiarato di interesse comunale ben 14 gruppi locali. Da lì ha preso il via il processo che ha portato il ministero dei Beni Culturali a interessarsi a questi stessi gruppi ed è così che da patrimonio culturale lecchese sono divenuti parte anche di quello nazionale».
«Nei momenti di difficoltà – ha aggiunto il sindaco di Lecco – capita di impegnarsi nella musica, nel tentativo di sprigionare emozioni positive. È successo nel dopoguerra, quando in poco tempo i lecchesi sono riusciti a riaprire il bel Teatro della Società, e avviene anche oggi, in un periodo che tutti sappiamo essere caratterizzato dalla crisi. Fare parte di un coro o di una banda musicale significa ricercare delle radici comuni e dare vita a una sana competizione. Auspico – ha proseguito – che la passione per il proprio territorio e per la tradizione non significhi una chiusura, bensì un punto di partenza per aprirsi al mondo e per allargare lo sguardo. Per quanto riguarda, poi, le vie da intraprendere per valorizzare i gruppi musicali locali, credo che i propositi siano due: innanzitutto bisogna continuare a impegnarsi per diffondere il più possibile questa passione e in secondo luogo diviene fondamentale riuscire a coinvolgere le nuove generazioni, spesso disinteressate».
Presente durante la cerimonia di consegna anche il prefetto di Lecco, Marco Valentini, il quale si è dichiarato soddisfatto per il risultato raggiunto. «Riconoscere il vostro grande valore tradizionale e culturale – ha affermato rivolgendosi ai componenti dei gruppi presenti in sala consiliare – è un traguardo importante e proprio per valorizzare quanto fatto in questo anno di celebrazioni dei 150 anni dell’Italia stiamo lavorando alla stesura di un volume, all’interno del quale fare confluire tutte le iniziative che si sono tenute del 2011, comprese, chiaramente, le vostre».
Di seguito i 14 gruppi musicali a cui è andato il prestigioso riconoscimento:
L’Accademia Corale di Lecco; l’Associazione Stoppani in Musica; la Banda degli Alpini, sezione Ana; la Corale San Francesco; il Coro Alpino Lecchese; il Coro Grigna, Ana; il Coro San Giorgio di Acquate; il Coro Sol Quair; il Corpo Musicale “Giovanni Brivio” di Rancio; il Corpo Musicale “Alessandro Manzoni”; il Corpo Musicale “Giuseppe Verdi”; la Fanfara dei Bersaglieri “Guglielmo Colombo”, il gruppo dei Firlinfeu “Renzo e Lucia”; l’Insieme Strumentale di San Giovanni.