LECCO – Nel dopogara di Lecco-Pro Patria l’arbitro, Giacomo Monaco, è di nuovo il pomo della discordia. Il presidente bluceleste Paolo Leonardo Di Nunno è furioso e lancia una forte accusa a Patrizia Testa, presidente della Pro Patria: “Avete pagato l’arbitro”, l’imprenditrice bustocca gli risponde per le rime e promette di esporre una querela.
“A quanto pare i campionati possono vincerli solo quelli che non pagano i giocatori – tuona Di Nunno, espulso dalla panchina nel secondo tempo – mentre alle persone sincere e che pagano non viene mai data una mano. Mi avevano detto che questo arbitro era da Legapro, ma per me non potrebbe arbitrare nemmeno in terza categoria. Di fronte a un gol come quello di Bertani avrebbe dovuto solo fare i complimenti, altro che espulsione…”.
Patrizia Testa, presidente della Pro Patria non ci sta: “Queste sono accuse infamanti nei nostri confronti, i miei giocatori li pago, mentre non abbiamo dato un euro all’arbitro. Anche a noi è capitato che questo arbitro ci espellesse un giocatore (Bortoluz Ndr) per un’esultanza. Non posso accettare simili accuse, mi rivolgerò al mio legale. Spero che la legge mi tuteli da questi fenomeni da baraccone”
Di Nunno è un fiume in piena e incalza anche mister Ivan Javorcic, allenatore dei biancoblu: “Cosa si prova a vincere rubando le partite?”. Il tecnico bustocco non vuole cogliere la provocazione e si limita a fare i complimenti a Bertani per il gol e alla propria squadra anche se alla fine ammette: “Fino al gol di Bertani ho visto una bella partita equilibrata, tra due squadre valide, poi non commento perché non ho mai espresso pareri sull’operato degli arbitri né a nostro favore né contro. Non è stato facile per i miei giocatori stare in campo e non perdere la testa di fronte a tutti gli insulti di giocatori e tifosi, hanno mostrato grande dignità”.
Interviene, poi, il vicepresidente Angelo Battazza: “Dopo simili partite sarà dura tenere calmo Di Nunno. E’ un uomo che ha sempre onorato tutti gli impegni presi, spero che la signora (Patrizia Testa Ndr) ci ripensi e che si rivolga ai suoi legali per questioni più importanti. Lei ha ragione, siamo arrabbiati e abbiamo esagerato con le parole e coi toni, ma è una partita di calcio, spero finisca qui la questione”.
Il team manager Angelo Maiolo a sua volta prende parola per chiarire meglio i motivi di tanta rabbia da parte di Di Nunno: “Questo arbitro è arrivato con l’atteggiamento sbagliato nei nostri confronti, da subito negli spogliatoi ha intimorito i nostri giocatori minacciando di espellerli tutti e i suoi assistenti hanno continuato in campo. Noi, invece, ci siamo comportati correttamente, così come anche i nostri tifosi durante e dopo la partita. Non credo che la terna sia stata pagata, ma sicuramente è stata prevenuta nei nostri confronti, anche a Seregno subivamo le stesse cose, forse qualcuno ce l’ha con Di Nunno e stando così le cose diventa difficile continuare a spendere soldi. Voglio comunque fare un plauso a tutta la squadra, nonostante tutto ci hanno messo l’anima e anche il presidente si è complimentato e ha detto a tutti di stare tranquilli perché il campionato continua”.
Prima dell’acceso diverbio tra Paolo Leonardo Di Nunno e Patrizia Testa a commentare la gara ci aveva pensato mister Alessio Delpiano, logicamente amareggiato per quanto successo in campo: “E’ difficile commentare una gara così, abbiamo avuto la netta sensazione che ci venisse impedito di giocarcela alla pari, era evidente…Io ho giocato 200 partite come giocatore, ne ho vissute altrettante da allenatore e mai avevo visto una cosa del genere. Mi spiace che una partita simile sia stata rovinata da episodi ‘così’, è mancato il buon senso, è successo di tutto e non è stato più calcio. E’ un peccato per tutti: mi spiace per i miei giocatori, per i tifosi e per tutti noi che lavoriamo per disputare un bel campionato”.