LECCO – La giustizia sportiva sceglie di essere ancora meno severa nei confronti del Lecco: il ricorso presentato dal presidente Paolo Leonardo Di Nunno è stato parzialmente accolto, Lecco-Dro non si giocherà a Grumello del Monte, ma al Rigamonti Ceppi. La gara, però, resta a porte chiuse, quindi il pubblico non sarà ammesso.
A comunicare la buona notizia è la società bluceleste sul suo sito ufficiale: “Si dà atto che la Corte Sportiva d’Appello, nella riunione tenutasi in Roma il 12 gennaio 2018, ha adottato le seguenti decisioni rese note attraverso il Comunicato n.65CSA – III Sez.12/01/2018 pubblicato sul sito della FIGC. La C.S.A., in parziale accoglimento del ricorso con richiesta di procedimento d’urgenza come sopra proposto dalla società Calcio Lecco 1912 di Lecco ridetermina la sanzione nell’ammenda di 2.500 euro e l’obbligo di disputare una gara a porte chiuse. Annullato, quindi, il provvedimento di disputare una gara su campo neutro”.
La pena lieve e il ricorso parzialmente accolto sono una magra consolazione in confronto al peso della sconfitta inflitta dalla Pro Patria durante la gara giocata la scorsa domenica al Rigamonti Ceppi con l’ “eclettico” arbitraggio di Giacomo Monaco, ma forse questo almeno servirà a far sbollire la rabbia di Di Nunno e a farlo desistere in via definitiva dall’idea di gettare la spugna e lasciare il Lecco in altre mani.