LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Buongiorno direttore,
so che non si usa più ringraziare e che alcuni si sentono interessanti solo quando possono lamentarsi e innescare polemiche, ma oggi, ultimo giorno dei lavori sulla nuova Lecco-Ballabio, vorrei semplicemente dire grazie a chi ha consentito a me e alla grande maggioranza dei Valsassinesi di raggiungere il lavoro o la scuola ogni mattina senza difficoltà, nonostante il cantiere dei lavori stradali.
Mi riferisco ai nostri sindaci, intervenuti con una tempestività che spesso manca alla pubblica amministrazione, per chiedere all’ANAS, con l’incontro nel Comune di Ballabio, una soluzione che ci risparmiasse 30 giorni di ritardi al lavoro e a scuola. Abbiamo visto che strazio è stato il primo giorno di chiusura totale e ogni giorno che sono sceso verso la Brianza, dove lavoro, ho ringraziato mentalmente i nostri sindaci per avere subito ottenuto l’apertura della strada fino alle 8,30. Immagino che non sia stato facile mettere assieme tante persone di “colore” diverso e ancor meno indurre l’ANAS a fare marcia indietro su una sua decisione già presa!
Eppure non sono mancate le polemiche per le inevitabili difficoltà incontrate da chi, nelle altre ore del giorno, è sceso a Lecco con la vecchia strada! Non dovrei stupirmi, perchè so bene che quando il dito indica la luna, ovvero la possibilità di andare e tornare dal lavoro per la maggior parte dei valsassinesi senza problemi con la nuova strada, c’è sempre una categoria che guarda solo il dito, in questo caso le difficoltà sulla vecchia strada. Tuttavia devo dire che anche una mia amica, che scende a mezzogiorno, è andata a Lecco quasi sempre senza particolari problemi, pur mettendoci quei dieci-quindici minuti in più, anche perchè dei veri e propri intasamenti, su 30 giorni, nella vecchia strada ci sono stati in poche occasioni, tipo sciopero dei trasporti o incidente mortale.
In attesa che inventino dei lavori stradali che non creino alcun problema proprio a nessuno, mi limito, dunque, a ringraziare chi è intervenuto risparmiandoci i disagi a cui la maggior parte di noi era destinato”.
V.N.