LECCO – Nessuna novità in casa Calcio Lecco: il nome del prossimo allenatore bluceleste continua a restare un mistero. Dopo l’incontro tra mister Alessio Tacchinardi e il presidente Paolo Leonardo Di Nunno, che si è concluso con l’addio dell’ex Juventus, non è ancora stato trovato un successore sulla panchina del Lecco per quella che dovrebbe essere una stagione da protagonista.
Tra i tanti nomi che circolano in questi giorni, in pole position sembra esserci quello di Luciano De Paola, conosciuto come “Il pirata”, a Lecco della stagione 2015/2016 conclusasi con la vittoria dei play off e tornato lo scorso anno per sostituire Alessio Delpiano salvo poi rifare le valige dopo solo tre giorni di lavoro.
De Paola sarebbe il nome caldeggiato dall’ex patron Daniele Bizzozero, amico del presidente Di Nunno e ancora affezionato alla Calcio Lecco, nonostante l’astio nei suoi confronti da parte di alcuni tifosi, ma “Il pirata” sarebbe stato contattato anche dal Rezzato che lo vorrebbe alla guida della sua panchina per ritentare l’impresa promozione che si sono visti soffiare dalla Pro Patria nell’ultima giornata dello scorso campionato.
Improbabile, invece, che si possa concretizzare la proposta di Angelo Battazza: il vice presidente auspicherebbe un ritorno sulla panchina bluceleste di Giuseppe Sannino, l’allenatore che nel 2007 condusse il Lecco alla promozione in C1. Nonostante Sannino in più occasioni abbia manifestato affetto per Lecco, un campionato in serie D sarebbe un passo forse troppo azzardato in un momento così delicato della sua carriera, dato che dopo alcune esperienze in serie A e B ha concluso la scorsa stagione a febbraio con le dimissioni presentate alla dirigenza della Triestina.
Sfumata, invece, l’ipotesi di Matteo Andreoletti, ex allenatore del Seregno durante l’era Di Nunno, che ha appena firmato un contratto con l’Inveruno.
Da via Don Pozzi non trapela nulla, dunque, la speranza è quella che si stiano muovendo sottotraccia anche perché serve mettere mano a quella che sarà la nuova rosa, come già annunciato dal team manager Angelo Maiolo mesi fa. Certo è che l’unico vantaggio nel non aver disputato i playoff era l’avere più tempo a disposizione delle altre squadre per costruire un progetto vincente, vantaggio di tempo che si auspica non sia andato sprecato.