Taglio del nastro per le sale musicali Fondo Giacomo De Santis e Fondo Giorgio Gaslini, situate all’interno della Scuola Civica lecchese, nel parco di Villa Gomes. Nella mattina di sabato e alla presenza del musicista jazz di fama mondiale Giorgio Gaslini, il sindaco di Lecco Virginio Brivio ha, infatti, ufficialmente intitolato e aperto al pubblico le due nuove stanze, collocate al primo piano di Villa Gomes, nell’omonimo parco di Maggianico.
Risistemate e organizzate in modo più funzionale, le due sale sono oggi luogo di conservazione delle importanti collezioni musicali Fondo Giorgio Gaslini e Fondo Giacomo De Santis, confluite nella Biblioteca Specializzata in Musica (Bsn) di Lecco.
«Oggi portiamo a termine un’operazione iniziata anni fa – ha illustrato Brivio – quando la città aveva come sindaco Giuseppe Pogliani. Negli ultimi mesi, grazie all’impegno degli assessori Tavola e Bonacina, siamo riusciti a concludere la riorganizzazione di tutto il materiale donato al Comune, dando forma a due importanti achivi. Il primo, raccolto nella sala principale della Bsm, ci è stato donato dallo stesso Giorgio Gaslini, milanese molto vicino alla nostra città». Oltre 180 faldoni con articoli di giornali, recensioni e fotografie sul musicista, circa 650 volumi catalogati, 1000 vinili, intorno ai 900 cd musicali e una cospicua raccolta di partiture originali manoscritte. Ecco i numeri del Fondo Gaslini, cui si aggiunge il materiale del Fondo De Santis.
«Giacomo De Santis – ha spiegato Francesca Bonacina, assessore comunale all’Istruzione – è stato dagli anni sessanta in poi un grande promotore della cultura in città. Durante la sua vita ha organizzato concerti e manifestazioni a Lecco e intitolare a lui la seconda sala della Bsn ci è sembrato un buon modo per rendergli omaggio ». «Ho avuto la fortuna di conoscere De Santis e la sua generosità di persona – ha aggiunto Giovanna Esposito, dirigente del settore Cultura del Comune – Scomparso nella solitudine e nella povertà, ha lasciato al Comune una ricca e variegata donazione, oggi sistemata all’interno di una sala molto più decorosa. Si tratta, nello specifico di più di 6 mila Lp di musica, 800 libri, altrettanti libretti d’opera e 150 pubblicazioni di musica a stampa».
Ma al di là della portata del materiale archiviato, come si è svolta la cerimonia di inaugurazione?
La mattinata ha avuto inizio con una breve apertura musicale, che ha visto una giovane allieva della Scuola Civica, Giulia, cimentarsi a fianco del maestro Massimo Borassi in un duo pianoforte-violino. Subito dopo è intervenuto Giorgio Gaslini, tra le altra cose autore di colonne sonore di film del calibro di “La Notte” di Michelangelo Antonioni e “Profondo Rosso” di Dario Argento.
«Siamo onorati – ha commentato l’assessore alla Cultura Michele Tavola – di avere qui un musicista come Gaslini, non solo grande jazzista di fama internazionale ma anche artista poliedrico, in grado di cimentarsi in generi molto diversi e di sperimentare nuovi stili di musica. Con circa 4 mila concerti alle spalle, 100 dischi e oltre 60 paesi in cui si è esibito, Gaslini ha collezionato importanti riconoscimenti quali l’Ambrogino d’Oro, lo scorso anno, e il Premio alla Carriera conferito da Carlo Azzeglio Ciampi».
Ed è stato lo stesso musicista a raccontare ai presenti qualche simpatico aneddoto della sua vita. «Tante volte – ha detto scherzando – mi capita di sentire per sbaglio delle melodie che ho scritto in passato e che in un primo momento non riconosco. Poi mi accorgo che c’è qualcosa di familiare».
A chiudere la mattinata ci ha pensato di nuovo la musica: il maestro Borassi al pianoforte e Alessandro Saccomami all’oboe si sono, infatti, esibiti sulle note della colonna sonora del film “Mission”, scritta da Ennio Morricone.