Il servizio di Bike Sharing inaugurato a Lecco da poco funziona o sta facendo acqua? E l’idea del Comune di approntare un servizio di Car Sharing ha senso? Domande che si è posto un nostro lettore in seguito alla seduta della Commissione che si è riunita pochi giorni fa che ha avuto all’ordine del giorno anche queste tematiche. Di seguito la dura missiva che abbiamo ricevuto.
“In Comune a Lecco sono sovraeccitati nel vendere irrisorie iniziative spacciandole per eccezionali decisioni. Si credono pubblicitari. Sono venditori di fumo. Si è ripetuto ancora l’altro giorno in Commissione parlando di Bike sharing, Car Sharing e Piste ciclabili.
Il bike sharing, il noleggio delle bici, è stato venduto come un servizio con già eccellenti risultati, citando a riprova però dati sbagliati.
Ha dovuto correggerlo un cittadino presente (Duccio Facchini di Qui lecco Libera) perché tutti i consiglieri li avevano invece presi per buoni. L’Assessore Campione spacciava per buono il risultato di 54 prelievi al giorno. In realtà sono la miseria di 15.
Ha invece lasciato scivolare un fatto grave, che il Comune (quindi tutti noi) paga ben 15.000 euro, ad una onlus amica, per far mettere a posto le bici tra le 4 stazioni della città. Uno spreco di soldi.
Anche sull’aria ha esagerato, spacciando per eclatanti i potenziali risparmi di Co2 non immessi nell’aria grazie all’uso della bici al posto dell’auto. Facendo credere che tutti prima prendessero l’auto. Ed eludendo, inoltre, che il servizio di sistemazione bici, da una stazione all’altra, avviene con un furgone. Cioè tutto lascia intendere che si inquina di pi
Ha fatto credere poi che le prossime 2 auto in car sharing, previste in zona stazione, ridurranno il traffico. Una balla. Al di là del numero, il tipo di servizio, il car sharing (auto in affitto), non toglie traffico, casomai, è il car pooling (auto condivisa), cioè più persone sulla stessa auto a farlo. Ma la foga dello spot fa sbandare più che in curva
Schiantandosi, definitivamente, quando ha venduto per verosimile, quasi fatta, una pista ciclabile, parallela a tutta la ferrovia, tutta coperta, con rampe elicoidali, che dovrebbe raccogliere pareri preventivi di mezzo mondo e forse pure di mago merlino, per non parlare dei soldi che non ci sono. Quando si dice che manca la misura. Si credono pubblicitari, sono venditori di fumo.
Chi continua ad abboccae?”
Paolo Trezzi