Libertà e Democrazia ricorda Giovanni Fazzini: “Era uomo della mitezza”

Tempo di lettura: 2 minuti
Antonio Rusconi
Antonio Rusconi, presidente di Libertà e Democrazia di Lecco

LECCO – Anche il Direttivo di Libertà e Democrazia di Lecco partecipa con commozione al dolore dei familiari per la scomparsa di Giovanni Fazzini, 77 anni, uno dei fondatori dell’Associazione.

“Ricordiamo le diverse cariche ricoperte con autorevolezza e impegno, da sindaco di Premana, dove ricevette il cardinale Albino Luciani poco prima di diventare Papa, a Consigliere Provinciale in diversi periodi delle Province di Como e Lecco, a Presidente del Consiglio Provinciale di Lecco, oltre che Presidente di Silea per numerosi anni”.

“Prima di ogni Consiglio Provinciale di Lecco – ha continuato il Direttivo di LED – come Presidente Fazzini leggeva un articolo della Costituzione, quasi a ricordare a ognuno il ruolo istituzionale ricoperto e il dovere di rispettare in ogni momento e in ogni incarico la Carta Costituzionale. È stato un grande maestro nella vita, a scuola, come lo è stato per tanti, maestro nella politica, per la rettitudine e il rigore morale che aveva come amministratore. Era un uomo della mitezza, dell’accordo, del trovare una soluzione, uomo mite, aggettivo certo non consono alla politica attuale, che non significa arrendevole, ma convinto che i problemi si risolvessero dentro le sedi delle istituzioni e non sulle polemiche o sulle provocazioni”.

“Ha condotto tanti di noi più giovani a conoscere e amare Premana, il suo dialetto, le sue tradizioni, il Coro Nives portato a cantare al Concerto di Natale della Camera e ci piace immaginarlo e salutarlo mentre ci guarda da lassù dove ha incontrato il Toni Bellati , discute con passione di politica e pensa di mandare qualche messaggio magari per un prossimo numero de “Il Corno”.Giovanni Fazzini è stato soprattutto un uomo vero in politica, per il quale valeva la competenza, la passione e la parola data. Grazie Giovannino”.

Il Direttivo di Libertà e Democrazia Lecco