Lecco celebra il 4 Novembre: “Difendiamo l’unità per cui i nostri padri hanno lottato”

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LECCO – Anche Lecco ha celebrato il 4 Novembre, Giornata delle Forze armate e del Combattente, dell’Unità nazionale, del Decorato al valor militare e dell’Orfano di guerra, che tra l’altro quest’anno coincide con il centenario dell’entrata in vigore dell’armistizio che pose fine alla Grande guerra.

La cerimonia ha avuto inizio al Santuario di Nostra Signora della Vittoria dove il prevosto di Lecco monsignor Davide Milani ha celebrato la Santa Messa in ricordo dei Caduti in guerra e in servizio, con l’accompagnamento del Coro alpino lecchese e alla presenza del prefetto Liliana Baccari, degli esponenti istituzionali e dei rappresentanti della forze dell’ordine.

Al termine della funzione, accompagnato dai musicisti del Corpo musicale Brivio di Rancio, il corteo si è recato al Monumento ai Caduti dove si è tenuta la cerimonia ufficiale con l’alzabandiera, la lettura del Bollettino della vittoria e la deposizione di corone di alloro ai Caduti.

“Sono davvero lieto di porgere il saluto personale e della provincia di Lecco che da qualche giorno ho l’onore di rappresentare – ha detto il neo presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli -. Questa celebrazione è l’occasione per ringraziare le nostre Forze Armate che costituiscono un significativo presidio per la democrazia e per la promozione della pace, della salvaguardia dell’integrità nazionale. Oggi vogliamo ricordare l’anniversario di quella vittoria per cui lottò e si sacrificò una intera generazione, quella vittoria esaltò il concetto di unità nazionale e coesione valori che oggi sono messi a dura prova dal crescente fenomeno dell’immigrazione di altri popoli verso il nostro paese, fenomeno strutturale che incide sulla vita quotidiana di tutti noi portando, purtroppo, a volte anche a uno scontro. Celebrare il 4 novembre è un invito a ritrovare in noi le ragioni profonde di una memoria condivisa e la capacità di ricomporre gli antichi valori della nostra indipendenza alla luce degli eventi di oggi”.

“Non bisogna dare per scontato che quell’evento, solo perché studiato sui libri di storia, fosse di per sé sufficiente a dare compiuta conoscenza. Abbiamo fatto tante iniziative per diffondere la conoscenza che non è un dato acquisito una volta per sempre – ha detto il sindaco Virginio Brivio -. Il modo migliore per ricordare queste persone che hanno dato la vita è non dare per scontato che questa comunità vada avanti per conto suo: chi governa ha bisogno della comunità e le sue contraddizioni devono diventare motivo di discussione e non di disunione. Oggi, infine, abbiamo bisogno di più Europa per ricordare cosa è stata la Grande Guerra. Oggi, in un momento faticoso, penso sia importante riscoprire un concetto europeo per affrontare le tante sfide che si combattono in tutto il mondo. Un mondo che ha bisogno di più pace e che può esserci solo con una politica di maggior integrazione europea”.

Il Prefetto Liliana Baccari

 

A concludere gli interventi il Prefetto di Lecco Liliana Baccari: “Con questa festa si rinnova dentro di noi l’orgoglio di appartenere a una nazione libera e democratica, un momento essenziale nel percorso della memoria. I valori che ci hanno unito devono continuare a guidarci per realizzare lo stesso desiderio dei nostri padri e perciò è necessario non disperdere mai il ricordo del nostro passato, per non dimenticare da dove siamo partiti e rafforzare la nostra libertà conquistata e la nostra comune identità”.

Il presidente della Provincia Claudio Usuelli

 

Il Prefetto, quindi, ha fatto un richiamo all’unità nazionale: “Bene prezioso che va conservata con gli stessi valori con cui ci è stata consegnata dai nostri padri e di cui dobbiamo sentirci fieri, da difendere con la massima determinazione. Oggi siamo tutti insieme qui riuniti, sotto le medesime bandiere, sotto il tricolore, che non è un inanimato pezzo di stoffa ma l’emblema della nostra identità. C’è una preziosa continuità nella vita delle forze armate, la tradizione militare che si alimenta nella libertà è fatta di valori comuni. A tutti gli eroi sconosciuti di ogni guerra esprimiamo la nostra riconoscenza per l’inestimabile ricchezza morale che ci hanno trasmesso e che dobbiamo essere capaci di infondere nelle nuove generazioni con il nostro esempio”.

Il sindaco di Lecco Virginio Brivio

 

Al termine della cerimonia alcuni studenti dell’istituto Bertacchi di Lecco hanno letto alcuni stralci di lettere dalla Grande Guerra.

Alla celebrazione erano presenti i soci delle sezioni di Lecco delle seguenti associazioni: Mutilati e invalidi di guerra, Istituto Nastro Azzurro, Combattenti e reduci, Anpi, Famiglie dei caduti e dispersi in guerra, Unirr, Consiglio Nazionale permanente delle associazioni d’Arma, Assoarma, Unuci, Marinai, Carabinieri, Finanzieri, Bersaglieri, Alpini, Paracadutisti, Anac, Artiglieri, Autieri, Istituto nazionale per la guardia d’onore alle reali tombe d’Italia, Polizia di Stato, Mutilati per servizio, Mutilati ed invalidi civili, Vigili del fuoco e Crocerossine volontarie.