Quarantacinque disegni di Giancarlo Vitali da oggi ornano una sala del Manzoni. Inaugurata nel pomeriggio di martedì nella Sala Gialla della Palazzina Amministrativa dell’ospedale lecchese, l’esposizione permanente raccoglie molte delle opere realizzate dall’artista bellanese durante la sua degenza all’interno del reparto di Cardiologia dello stesso ospedale, avvenuta nel 2003. Ben 45 disegni, quindi, che raccontano una lunga permanenza all’interno della struttura di Lecco e che d’ora in poi daranno lustro alla sala dedicata agli incontri tra il Gruppo dirigente aziendale e la Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera, nel palazzo antistante la hall d’ingresso.
Ad aprire la cerimonia di inaugurazione ci ha pensato il Direttore Generale del Manzoni, Mauro Lovisari, il quale ha esordito ringraziando “la Fondazione Pietro Carsana per il suo contributo, fondamentale per la realizzazione di un così ambizioso intento. Durante il periodo di degenza di Vitali in questa struttura – ha continuato – io non ero ancora stato trasferito qui, ma devo dire che sono rimasto molto colpito da un catalogo che riassume una precedente mostra, allestita tempo fa nell’aula magna dell’ospedale e composta da opere realizzate sempre dall’artista bellanese durante e subito dopo la sua esperienza al Manzoni. È per questo motivo che si è pensato di dare vita a una nuova esposizione, che raccoglie una serie di disegni inediti e che rimarrà permanente”.
Un raccolta, questa, che “andrà a rendere – ha aggiunto Michele Tavola, assessore comunale alla Cultura – sempre più consistente l’interesse di Lecco nei confronti del grande Vitali. Accanto alla mostra di incisioni allestita all’ultimo piano del palazzo dell’Ance, alle opere presenti nel corridoio del primo piano di Palazzo Bovara e in biblioteca Pozzoli, ecco che da oggi potremo vantare un nuovo spazio dedicato a questa eccellenza del territorio. Sarebbe una buona idea – ha aggiunto – riuscire a strutturare meglio questa sorta di “museo diffuso” su Giancarlo Vitali, magari attraverso delle brochure in grado di guidare i lecchesi e i turisti alla scoperta di questo importante patrimonio artistico locale”.
Presenti durante la cerimonia di inaugurazione anche la moglie dell’artista e la figlia, Sara Vitali, la quale ha commentato le opere esposte evidenziando la pietà dimostrata dal padre “nei confronti di chi proprio in quei mesi stava vivendo una condizione analoga alla sua. Con quel pizzico di ironia che contraddistingue chi si ritrova in situazioni che non conosce alla perfezione, mio padre – ha spiegato – ha realizzato numerosi disegni, rimasti per qualche tempo nei cassetti dell’ospedale e ora visionabili in questa sala”. Ed è così che le pillole somministrate all’artista durante la degenza e che aumentavano di giorno in giorno così come le siringhe, le flebo e i macchinari sono diventati soggetto sia delle opere oggi esposte che dell’unica poesia scritta da Vitali, composta proprio in occasione della permanenza in ospedale.
A fornire un ulteriore contributo durante l’inaugurazione ci ha pensato, infine, l’addetto stampa del Manzoni, Antonio Urti, il quale ha letto ai presenti un articolo scritto per l’occasione da Angelo Sala, da tempo appassionato dell’arte di Vitali. “Queste opere – si legge nel suo comunicato – sono nate in ospedale e adesso trovano nell’ospedale la loro stabile collocazione. In esse (…) l’artista ha rappresentato la vita. E con queste opere si è offerto a noi, in tutta la sua umanità, fatta anche di malattia e di dolore. Un grande insegnamento, questo. Perché è come se Giancarlo Vitali ci insegnasse a offrire tutta la nostra vita, nella sua concretezza e nella sua quotidianità. Un richiamo al grande, irripetibile dono della vita che è stato fatto a ciascuno di noi”.