Convegno sull’amianto. Il sindaco: “A Lecco non c’è solo la Leuci”

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Da sinistra: Fabrizio Protti, presidente Sportello Amianto Nazionale, Cinzia Manzoni, presidente Gruppo Aiuto Mesotelioma, Virginio Brivio, sindaco di Lecco, Paolo Valsecchi, giornalista e Nicoletta Spagnolo, commercialista

 

LECCO – “Il problema dell’amianto a Lecco non riguarda solo la Leuci. Quello della Leuci è forse il caso più eclatante, ma non unico, ed è bene ricordarlo“.

Il sindaco di Lecco Virginio Brivio è intervenuto nel pomeriggio di oggi, sabato, al convegno sull’amianto “Liberi di respirare” organizzato dal Gruppo Aiuto Mesotelioma Lecco e Legambiente in collaborazione con il Comune di Lecco che si è svolto in Sala Ticozzi.

Un pomeriggio dedicato al problema dell’amianto e alle buone pratiche che enti pubblici, privati e singoli cittadini possono mettere in atto per fronteggiare quello che, come ricordato più volte, “è un problema di salute, oltre che economico”.

Una cinquantina le persone presenti che hanno assistito agli interventi dei diversi relatori che si sono succeduti al tavolo, moderati dal giornalista Paolo Valsecchi. Tra di essi Cinzia Manzoni, presidente del Gruppo Aiuto Mesotelioma Lecco, Salvatore Nania, presidente del Coordinamento Nazionale Amianto, la giornalista Rosy Battaglia, che ha portato in sala il suo docu-film sull’amianto “La rivincita di Casal Monferrato”, e molti altri.

Il sindaco Brivio con l’assessore ai Lavori Pubblici Corrado Valsecchi

 

Al primo cittadino di Lecco il compito di fare un punto sulla situazione amianto in città, richiesto anche dai cittadini presenti in sala: “Sull’ex Leuci abbiamo avuto, come noto, gravi ritardi nell’avvio dei lavori di rimozione, nonostante l’ordinanza emessa lo scorso anno. Attualmente la situazione è ancora una volta rallentata dalla modifica del piano di intervento, nel senso che accanto ai circa 9 mila mq di copertura di lastre d’amianto da rimuovere è stato rinvenuto dell’amianto friabile negli impianti, ancora più difficile da bonificare” ha spiegato il sindaco Brivio.

Accanto a questa situazione il sindaco ha voluto ricordare le altre aree sensibili della città, per le quali però sono già stati presentati in buona parte i piani di recupero da parte dei proprietari: “Ricordo l’ex vellutificio Redaelli a Rancio, 3.500 mq di bonifica, fortunatamente riguardante solo la copertura; la metallurgia Tognetti Spa di vai Belfiore, in fallimento. Il capannone è all’asta ed è già stato presentato un piano di bonifica dell’amianto di 200 mila euro; l’Eusider di via della Pergola, che ha avviato l’istruttoria per presentare il piano di intervento; il Tubettificio Europeo, situazione molto complessa per la presenza sia di amianto in copertura che friabile, oltre che per il fatto che la proprietà è in fallimento e il gestore è in affitto dunque a livello burocratico le cose sono più difficili; infine la Beco di via Tonale” ha ricordato il sindaco, che ha poi fatto un appello: “Questi temi sono spesso usati per dare contro la pubblica amministrazione che in questo caso specifico ha il compito di controllare e far rispettare la legge vigente ai privati. Stiamo facendo già molto, tanti passi in avanti sono stati fatti anche grazie al supporto del Gruppo Aiuto Mesotelioma che da anni sensibilizza e aiuta la cittadinanza sul tema dell’amianto. Sappiamo che c’è ancora molto da fare, e lo faremo”.

A questo proposito è stata ricordata la convenzione firmata pochi giorni fa tra Lecco e Valmadrera dove i cittadini potranno  usufruire di prezzi calmierati nello smaltimento dell’amianto.

Il sindaco ha concluso il suo intervento con un augurio: “Vediamo che oggi c’è carenza informativa nel mondo delle professioni, che invitiamo ad informarsi; auspicabile sarebbe anche creare una sorta di banca dati di tutte le situazioni più gravi per evitare di commettere errori nell’emettere ordinanze, relativamente alle proprietà che dovrebbero occuparsi della bonifica degli stabili”.

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