La proposta verrà discussa giovedì sera in Consiglio comunale
L’idea è di mettere a disposizione l’auto sia per i dipendenti comunali che per i privati cittadini
MERATE – Dotare il Comune di un’auto elettrica da mettere a disposizione degli uffici comunali e della cittadinanza. Verrà discussa giovedì in consiglio comunale la proposta dell’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani relativa alla concessione del servizio di mobilità sostenibile che comprende il car sharing e l’installazione e la gestione delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. A illustrare l’argomento in discussione è lo stesso assessore: “L’idea è quella di rottamare le vecchie auto a benzina del Comune e di mettere a disposizione degli uffici per gli spostamenti un’auto elettrica. La stessa potrà poi essere utilizzata dai cittadini nelle altre fasce orarie e nel fine settimana”.
Un costo ipotizzato di 6 euro all’ora

I particolari dovranno ancora essere definiti nel dettaglio, ma si ipotizza di lasciare l’auto a disposizione dei dipendenti comunali dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, lasciandola poi libera per i privati cittadini. Proprio per questo motivo, rientrando l’iniziativa nell’ambito del trasporto pubblico locale, l’amministrazione comunale è chiamata a prevedere una tariffazione. “La proposta è di prevedere un costo di utilizzo di 6 euro all’ora, corrispondente all’incirca al 50% di una tariffa tipica del car sharing”. Dopo la discussione in Consiglio comunale, l’amministrazione comunale metterà a bilancio il tutto prevedendo di pubblicare per febbraio la manifestazione di interesse. “L’ipotesi è quella di posizionare anche quattro colonnine per la ricarica elettrica, di cui una destinata all’auto in dotazione al Comune”.
Un discorso di mobilità sostenibile
Diversi i vantaggi per la collettività individuati dall’assessore: “Innanzitutto si tratterebbe di un noleggio operativo e non di un acquisto, con tutti gli sgravi di costi connessi a questo genere di operazione. Un’auto elettrica potrebbe essere appetibile anche per i privati per via delle agevolazioni di circolazione ad essa legate. E poi, soprattutto, è un segnale di non poco conto per ciò che riguarda la mobilità sostenibile. Sono convinto che gli sforamenti delle soglie dei livelli di Pm 10 registrati dall’inizio dell’anno nuovo richiedano risposte e misure importanti, diverse da tante soluzioni avanzate nei giorni scorsi che altro non sono che parole in libertà che si annullerebbero da sole se solo si contasse fino a cento. E’ ovvio che il problema dell’inquinamento e quindi anche della mobilità va affrontato uscendo da una logica comunale” conclude Robbiani, convinto della necessità di dare vita, il prima possibile, agli stati generali della mobilità sostenibile del Meratese.

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