L’ateneo dovrà comparare costi e benefici su tre ipotesi per il nuovo municipio: ex Poli, ex BPL o nuovo edificio
La minoranza chiedere trasparenza e farà accesso agli atti. Il sindaco chiarisce in aula
LECCO – L’ex università, l’ex banca oppure un edificio nuovo di zecca: sono queste le tre ipotesi per il futuro municipio di Lecco che saranno comparate dal Politecnico in uno studio richiesto dall’amministrazione comunale. Lo ha fatto sapere il sindaco Mauro Gattinoni intervenendo in aula, martedì sera in Consiglio Comunale, dopo le richieste di chiarimento giunte da più parti dal gruppi di opposizione sul caso dell’ex Popolare.
A riaccendere il dibattito è una presunta stima dei lavori, di oltre trenta milioni di euro, necessari per l’edificio dell’allora istituto di credito, riportata in una comunicazione giunta dall’ateneo al Comune e finita sulla stampa.
“La minoranza farà accesso agli atti per visionare questa documentazione e quella della Procura della Corte dei Conti” ha annunciato il consigliere Corrado Valsecchi di Appello per Lecco. Anche il centrodestra ha incalzato il primo cittadino sulla questione: “Anche io ho firmato l’accesso agli atti – ha fatto sapere Antonio Rossi – avrei gradito una maggiore trasparenza e non sarebbe stato necessario”.
Cinzia Bettega della Lega ha chiesto conto dei lavori per la rimozione dell’amianto nell’ex banca: “Secondo il cronoprogramma dovrebbero iniziare a giorni”. Anche i consiglieri Emilio Minuzzo e Simone Brigatti di Forza Italia, hanno avanzato richieste di chiarimenti sull’iter per il nuovo municipio: “Si parlava di due mesi di attesa per avere degli sviluppi, ne sono passati tre ma il ritardo complessivo è di diversi mesi ormai”.
Il primo cittadino ha smentito le indiscrezioni emerse: “Si trattava di una mail interna girata all’architetto Gilardoni e al segretario generale che non riportava stime sui lavori all’ex Deutsche Bank”.
Gattinoni ha spiegato che quella comunicazione riportava delle forbici economiche su quello avrebbe potuto costare commissionare all’ateneo uno studio di fattibilità (120-130 mila euro) o un progetto di fattibilità (230-250 mila euro) per la sistemazione dell’edificio di piazza Garibaldi e quindi per trasferirvi gli uffici del municipio.
Tre soluzioni, cinque criteri: parola al Politecnico
“A quella mail – ha aggiunto il sindaco – ne è seguita una il giorno successivo nella quale si escludevano entrambe le ipotesi” e si chiedeva invece al Politecnico di effettuare uno studio “su tre scenari possibili” per la nuova sede del Comune: “Lo stabile di via Marco d’Oggiono, l’ex Deutsche Bank oppure un investimento greenfield, ovvero una costruzione da zero”
Anche la ‘vecchia’ scelta dell’edificio di via Marco d’Oggiono sarà analizzata nuovamente “perché le stime che erano state fatte nel 2017 non sono più attuali” ha spiegato Gattinoni.
L’amministrazione comunale ha chiesto al Politecnico di valutare le tre soluzioni secondo cinque criteri: “L’efficienza logistica, l’efficienza energetica, i tempi di esecuzione, i costi di esecuzione, i costi di manutenzione e conduzione, per valutare – ha proseguito il primo cittadino – quali sono le ipotesi più praticabili”.
Nel frattempo bisogna pensare alla questione della sicurezza a Palazzo Bovara, dove negli anni si sono dovuti eseguire diversi interventi per ‘tamponare’ il problema: “E’ stata commissionata una perizia il mese scorso i cui esiti dovrebbero essere ora disponibili – ha concluso Gattinoni – Ci dirà se ci sono ancora delle situazioni critiche, quali sono gli uffici più esposti ed eventualmente come intervenire”.