La storia di Valentina e Melania, unite civilmente dopo aver fatto richiesta in più municipi
“Molti Comuni ci hanno detto no, a Costa Masnaga abbiamo potuto dire il nostro sì”
COSTA MASNAGA – Hanno bussato a più porte e infine Valentina e Melania hanno potuto coronare il loro amore nell’unione civile celebrata lo scorso 13 giugno al municipio di Costa Masnaga.
“Ci siamo conosciute ai tempi della scuola – ci racconta Valentina, originaria della provincia di Cosenza – entrambe eravamo iscritte all’alberghiero ed è stata la prima ragazza che mi ha fatto la corte! In realtà, ci siamo messe assieme otto anni dopo: io sono arrivata in Lombardia per lavoro nel 2018, a Sirone, e lei abitava in Germania da tre anni, non ci siamo mai perse di vista e negli ultimi tempi ci sentivamo sempre più spesso. Così, mi ha raggiunto nei primi mesi del 2020, quando stava per iniziare il lockdown”.
Dopo due anni di convivenza, hanno deciso di festeggiare il proprio amore di fronte alla comunità, formalizzandolo dal punto di vista giuridico. Una possibilità, quella delle unioni civili tra persone dello stesso sesso che è sancita da una legge in vigore già dal 2016 eppure, come ci raccontano Valentina e Melania, la strada ancora oggi non è così semplice da percorrere:
“Abbiamo chiesto a diversi comuni di poter registrare la nostra unione ma non abbiamo avuto molte risposte positive, c’è chi ha preso tempo dicendoci che avrebbero dovuto informarsi meglio sulle procedure – spiega Valentina – ci hanno invece risposto subito sì i comuni di Lecco, Costa Masnaga e Bosisio. Abbiamo scelto Costa Masnaga perché mette a disposizione gratuitamente la sala per la cerimonia”.
A celebrare è stato il sindaco Sabina Panzeri: “Una persona squisita, è stata immediatamente disponibile e ci è piaciuto molto il suo discorso durante la cerimonia. Ci tenevamo a ringraziarla pubblicamente con questo articolo e sperare che le unioni civili possano finalmente diventare una normalità. Ormai è diversi anni che c’è la legge, noi da cittadini facciamo il nostro dovere e vogliamo che anche le istituzioni facciano il proprio. Sentirsi dire di no, non è bello”.
Una testimonianza che giunge alla nostra redazione a qualche giorno dal Pride che si è svolto sabato a Lecco (vedi articolo). “Su questo ho una posizione personale – ci dice Valentina – a mio avviso è giusto manifestare per i diritti ma credo sia importante farlo con sobrietà. Molti additano queste manifestazioni come se fossero ‘carnevalate’, per questo dovremmo esporci ma senza eccessi e senza alimentare pregiudizi. Siamo persone normali e viviamo la nostra vita normalmente, come tutti”.