A ospitare la cerimonia ufficiale le passerelle lungo la gola dell’Orrido
Il sindaco Rusconi: “Grazie per aver condiviso insieme le emozioni di questa giornata storica. Finalmente la Ca’ del Diavol, mai stata aperta al pubblico, potrà essere visitabile”
BELLANO – “Il successo dell’Orrido è la prova che i sogni se alimentati dal lavoro, dalla costanza e dalla passione per il proprio paese, possono diventare una bella realtà. Da domani si aggiungerà un nuovo importante tassello alla nostra offerta“.
Rimbombano forti e chiare tra le pareti rocciose dell’attrazione di Bellano le parole del sindaco Antonio Rusconi, accompagnate dal ritmo scrosciante del fiume Pioverna, durante la cerimonia che ha sancito l’inaugurazione della Ca’ del Diavol di ieri pomeriggio, lunedì.
Una solennità in grande stile per dare il benvenuto all’ultima fatica realizzata dal Comune, con il supporto di molte altre realtà. La torre, situata all’ingresso della gola naturale che ha fatto la fortuna del paese, in realtà fa da guardia all’Orrido da ben quattrocento anni: non è insomma una struttura nuova, ma aveva indubbiamente necessità di essere rinnovata per acquisire ulteriore attrattività, incrementata ora attraverso la realizzazione di un percorso multimediale.
“La stabilità della Ca’ del Diavol è stata messa a dura prova da crepe strutturali e umidità – ha continuato nel suo discorso il primo cittadino – per cui nel 2016, nelle linee programmatiche, il suo recupero è stato inserito come fulcro essenziale del progetto “Orrido 2.0”, comportando un investimento totale di 900.000 euro. Da domani questo luogo, che mai è stato aperto al pubblico, sarà finalmente visitabile. Grazie per aver scelto di condividere insieme le emozioni di questa giornata storica“.
Di momenti indelebili come quello di ieri l’Orrido di Bellano ne ha vissuti parecchi, di cui l’ultimo lo scorso anno, quando furono inaugurate le passerelle su cui i numerosi presenti, cariche istituzionali e non, si sono radunati per ascoltare uno a uno gli interventi fatti, volti a esaltare il risultato raggiunto con la Ca’ del Diavol.
Tra i presenti anche il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l’Assessore regionale al turismo Lara Magoni, promotori di innumerevoli bandi grazie ai quali comuni come Bellano possono investire e creare il futuro dei propri territori.
“Quando si progetta bisogna avere un’idea chiara di quello che si sta facendo e va seguito un obiettivo, proprio come ha fatto e sta facendo il sindaco di Bellano con l’Orrido, che col suo operato ha reso e sta rendendo il territorio ancora più appetibile“, ha sottolineato Fontana.
Aggiunge Lara Magoni: “Il lavoro svolto dalla Giunta bellanese contribuirà a dare ancora più slancio turistico a queste zone e alla Lombardia in vista delle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina 2026“.
Non sono mancate le parole di Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco: “L’inaugurazione di oggi è l’ultima di una lunga seria: ogni volta all’Orrido c’è qualcosa di nuovo da condividere. Peraltro il sito fa parte del Sistema Museale della Provincia di Lecco, ed è stato considerato lo scorso anno tra i quattro siti più efficaci del territorio lombardo“.
A spiegare invece nel dettaglio cosa racchiude ciascuna sala della Ca’ del Diavol Filippo Vergani, project manager di ETT, società che si è occupata del progetto multimediale:
“Da oltre vent’anni la nostra impresa mette la tecnologia al servizio della cultura, della storia e delle tradizioni di un luogo. Per la Ca’ del Diavol i temi proposti e realizzati sono stati tre: nel primo piano ci siamo concentrati sulla geologia e la geografia del posto, facendo fondere realtà fisica e digitale. Al secondo piano invece abbiamo voluto restituire la magia della Pesa Vegia, tradizionale ricorrenza bellanese, con l’ausilio di video mapping e di un cortometraggio. Infine, nell’ultimo piano, abbiamo dato centralità al viaggio, che i visitatori potranno compiere in prima persona attraverso un visore, immergendosi in un volo a 360° che dal Pioverna li condurrà fino alle pendici della Grigna, per poi ritornare verso valle“.
Presenti all’evento anche Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo, il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, e Fabio Canepari, presidente della Comunità Montana.
Terminati gli interventi, la folla si è spostata di fronte all’entrata dalla Ca’ del Diavol per il consueto taglio del nastro, anticipato dalla benedizione.