Preside Baglivo: “Medardo Rosso, il nuovo Polo delle Arti”

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LECCO – Multimedia, decorazione di oggetti artistici e grafica: questi i nuovi indirizzi attraverso i quali il Liceo Artistico Medardo Rosso punta a rilanciarsi nel panorama scolastico, non solo lecchese, bensì lombardo; il progetto, ambito dai vertici dell’Istituto, guarda infatti ben oltre i tre inediti percorsi scolastici: “Così come è stata progettata la realizzazione del Polo delle lingue antiche e moderne – dall’accorpamento tra il Liceo Linguistico dell’Istituto Bertacchi e il Classico del Manzoni – ci sentiamo di proporre la creazione di un Polo delle Arti, che possa raggruppare un’offerta formativa specifica nell’ambito artistico, e che possa trovare la sua sede naturale al Medardo Rosso”, spiega il preside reggente Ugo Baglivo.

Attualmente, la richiesta esplicitata dal dirigente al Comitato d’indirizzo della Rete scolastica provinciale spinge con forza sui primi due indirizzi proposti, e sulla possibilità che possano partire nell’anno scolastico 2013-2014; per l’indirizzo di grafica, oltre all’opportunità di essere annoverato tra i nuovi corsi dell’Istituto, esiste l’eventualità di realizzare anche un corso serale.

Tali novità nascono soprattutto dall’esigenza di incrementare il numero degli iscritti al plesso scolastico: 520 sono gli alunni che complessivamente ospiterà il Medardo Rosso l’anno venturo, una cifra ben lontana dal minimo di 600 studenti necessario per vedersi assegnato un proprio dirigente scolastico e per evitare l’attuale appoggio di un preside reggente.

Vogliamo che il Medardo Rosso riacquisti la propria autonomia scolastica – spiega Baglivo – se ottenessimo il via libera per questi nuovi indirizzi, in pochi anni potremmo raggiungere  sino a 300 nuovi iscritti solo in questi corsi, arrivando quasi a raddoppiare il numero degli studenti”.

L’idea del dirigente, che è prossimo al pensionamento, è quella di aprire la strada verso il già citato “Polo delle Arti”, radunando percorsi di studi affini a quello artistico e creando una realtà d’importanza più che strategica per il territorio lecchese: “Credo che il progetto possa rappresentare la migliore risposta ad una città come Lecco, che da centro manifatturiero ed industriale, sta scoprendo da qualche anno una vocazione artistica e turistica”.