Se ti laurei al Politecnico di Lecco trovi lavoro

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LECCO – Una notizia che dovrebbe essere scritta tutta in stampatello, perchè è una vera e propria iniezione di fiducia e ottimismo per i giovani: l’84% dei laureati al Politecnico di Lecco trova lavoro in due mesi e sono in aumento i contratti a tempo indeterminato.

La consueta indagine occupazionale sui laureati dell’anno solare 2011 del Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano, svolta su un campione di laureati tra i 254 totali – 62 donne e 192 uomini – rivela che l’84% di loro ha trovato il primo impiego con un tempo medio di attesa di circa 2 mesi.

Il dato, decisamente positivo, risulta essere ancora più soddisfacente considerando la particolare congiuntura economica che sta attraversando il nostro paese e la criticità del momento dal punto di vista economico e lavorativo.

Gli studenti in uscita dal Polo lecchese del Politecnico confermano anche quest’anno un trend positivo che non ha eguali in Italia, soprattutto se confrontato con i dati emersi dell’Indagine AlmaLaurea 2012 sulla condizione occupazionale dei laureati che riferisce il dato nazionale del 56,4% di impiegati a un anno dalla laurea.

I dati sulle Lauree Triennali confermano gli ottimi risultati dello scorso anno, in cui si era registrata la migliore performance di sempre, dimostrando che il mercato del lavoro sul territorio lecchese è ricettivo nei confronti della figura professionale del laureato triennale. Il dato non stupisce considerando il fatto che l’offerta formativa è stata discussa e tarata con le associazioni di categoria in base alle necessità del tessuto imprenditoriale locale. Il sistema produttivo lecchese è infatti in grado di assorbire, a breve distanza dal conseguimento del titolo, quasi tutti i laureati che decidono di non proseguire gli studi, solo in 2 infatti risultavano disoccupati al momento dell’indagine. Il 32% dei laureati triennali invece continua gli studi.

Nel dettaglio Ingegneria della Produzione Industriale registra per il secondo anno consecutivo il 100% di occupati con un tempo medio di attesa di 34 giorni, dimostrando che il corso risponde perfettamente alle richiesta delle aziende.

Il 73% degli studenti prosegue gli studi per ottenere la Laurea Specialistica.

Nel settore civile, l’indagine ha evidenziato che il 59% dei laureati continua gli studi, tra coloro che non hanno proseguito, solo 2 sono ancora in attesa di trovare un impiego, mentre gli altri hanno trovato lavoro con un tempo medio di attesa di 43 giorni.

Anche i dati occupazionali delle Lauree Specialistiche registrano buone performance: nel settore industriale-meccanico si è evidenziato un tasso d’occupazione pari al 92%, dopo un tempo medio d’attesa di 56 giorni; nel settore di edile-architettura gli occupati si attestano al 86% e il tempo medio d’attesa scende a 40 giorni; mentre il settore civile rileva un 82% di occupati e un tempo medio d’attesa per il primo impiego di 51 giorni.

Dall’indagine è emerso che il 76% degli intervistati si ritiene soddisfatto del proprio impiego, l’82% è soddisfatto degli studi compiuti e il 70% afferma che c’è coerenza tra la preparazione ricevuta e il lavoro svolto.

Un dato molto interessante rivela che il 57% degli studenti stranieri laureati presso il Polo di Lecco trova lavoro all’estero, principalmente in patria per mansioni che prevedono contatti con l’Italia, mentre il 28,5% resta in Italia. L’8% prosegue gli studi, mentre solo il 4% risulta disoccupata.

Il dato è ancora più significativo in relazione agli obiettivi con cui è nato il progetto Formare Ingegneri stranieri in Italia, che a 7 anni dalla sua attivazione funziona a pieno regime ed è stato accolto, capito e sfruttato da un numero sempre maggiore di aziende sul territorio.

A sorpresa, infine, i dati 2012 sulla tipologia contrattuale registrano un incremento del tempo indeterminato cha raggiunge il 21% guadagnando tre punti rispetto allo scorso anno, in aumento anche a tempo determinato con il 29% dei contratti. Il 7% degli intervistati lavora come libero professionista, il 20% lavora con contratti a progetto, collaborazioni e altre forme contrattuali, il restante 23 % era impegnato in uno stage.

Per quanto concerne l’analisi del tasso di occupazione del corso di Ingegneria della Produzione Industriale il risultato è eccezionale in quanto per il secondo anno consecutivo si registra il 100% di occupati.

Un risultato, quello di Lecco, che scaturisce da un confronto dialettico e costruttivo con gli enti e le associazioni di categoria per definire una figura professionale attuale e utile alle esigenze del territorio. L’ingegnere della Produzione Industriale risponde quindi a una richiesta precisa delle aziende e intende interpretare adeguatamente l’evoluzione del mercato del lavoro che negli ultimi anni tende a privilegiare figure professionali caratterizzate da elevata trasversalità.

L’offerta didattica è volta a garantire una solida preparazione di base, scientifica, economica e tecnico applicativa, che permetta di seguire ogni fase del processo aziendale, dalla progettazione meccanica del prodotto alla gestione economica al marketing.

I primi laureati in IPI risalgono a settembre 2009, ad oggi i dati occupazionali ci dicono che tutti gli studenti con il titolo di Ingegnere della Produzione Industriale usciti dal Polo di Lecco hanno trovato lavoro.