BUSTO ARSIZIO – Si sarebbe indebitamente appropriata di somme di denaro pubblico attraverso la manomissione dei macchinari rendiresto di tutti i 38 parcometri del comune di Busto Arsizio: è l’accusa rivolta ad una dipendente di una società municipalizzata incaricata al controllo ed assistenza dei parcometri.
A fare luce sull’accaduto è stata la Guardia di Finanza che ha eseguito nei confronti della lavoratrice la confisca di beni per un valore di 95 mila euro.
“Con l’ausilio di un tastierino elettronico, acquistato online dall’estero, l’indagata era in grado di modificare i plafond massimi preimpostati dei parcometri senza che quest’ultimi segnalassero in alcun modo l’avvenuta sofisticazione – spiegano i finanzieri che avrebbero appurato come – le ingenti disponibilità di denaro contante accumulato illegalmente venivano poi reimpiegate per costosi trattamenti estetici del valore di oltre 5000 euro, iscrizioni a villaggi fitness del valore di oltre 3.000 euro, l’acquisto di 2 telefoni cellulari in contemporanea del valore del 1.300 euro cadauno e numerosissime altre spese personali”.
Le sottrazioni di denaro sarebbero avvenute nel periodo da novembre 2021 a settembre 2022. La donna è stata sottoposta a custodia cautelare agli arresti domiciliari