Contrasto al lavoro sommerso: tanti i controlli da parte delle Fiamme Gialle di Monza
Sono tre le attività commerciali per cui è stata chiesta la sospensione dell’attività
MONZA – Diciotto lavoratori impiegati in nero: tanti ne sono stati trovati nell’ambito di una serie di controlli mirati effettuati da parte dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza a seguito dell’intensificazione delle attività di polizia economico-finanziaria da tempo avviata ai fini del contrasto del sommerso da lavoro.
L’attività, originata sia dalla valorizzazione dell’attività di intelligence in materia di controllo economico del territorio sia di segnalazioni al servizio di pubblica utilità 117, ha interessato in particolar modo la città di Monza, ovvero le zone di corso Milano, stazione ferroviaria, piazza Garibaldi, via Bergamo, N.E.I., Cantalupo, risultate maggiormente critiche ai fini della sicurezza percepita da parte della cittadinanza e caratterizzate nel tempo da episodi di degrado ed illegalità. In supporto dei finanzieri hanno operato anche le unità cinofile del gruppo di Orio al Serio con particolar riguardo al contrasto dello spaccio di stupefacenti.
I controlli si sono concentrati sulla posizione di alcuni datori di lavoro preliminarmente individuati sulla base di specifici alert sintomatici di possibili illiceità nell’impiego con ricadute sulla salvaguardia dell’occupazione e la sicurezza dei lavoratori, privilegiando altresì, per fini di prevenzione dalla deriva della movida, attività serali e notturne svolte nei weekend che tradizionalmente fanno registrare numeri più alti in termini di avventori dei centri cittadini.
Le sanzioni comminate variano da 29mila ad oltre 54mila euro con 18 lavoratori (di cui 11 di nazionalità italiana, tre egiziani, due cinesi, un pakistano ed un cittadino ucraino) sorpresi a prestare la propria opera presso esercizi commerciali brianzoli (un locale notturno della movida monzese, un bar del centro di Monza, un ristorante di Lissone, un centro estetico di Seregno, una pizzeria di Varedo, una pizzeria d’asporto di Cesano Maderno) in assenza di una regolare assunzione ovvero, in un caso, con contratto di collaborazione occasionale irregolare.
A seguito dei successivi e più approfonditi accertamenti, effettuati trasversalmente anche al fine di riscontrare la correttezza degli adempimenti civilistici, previdenziali e assistenziali incombenti in capo al “datore di lavoro”, la Guardia di Finanza di Monza ha chiesto al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro per tre esercizi commerciali il provvedimento di sospensione dell’attività – in quanto, nel giorno degli interventi, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati – e 6 i datori di lavoro verbalizzati per mancata comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro.