353mila euro circa il valore complessivo delle rapine messe a segno
I tre criminali solitamente agivano col volto coperto da maschere in lattice puntando alla testa delle loro vittime fucile e pistola
RHO – Sono scattate le manette ai polsi di tre delinquenti di 35, 28 e 25 anni responsabili di sei rapine ai danni di sale slot, centri scommesse e gioiellerie nei territori di Rho, Lainate e Caronno Pertusella.
Gli arresti sono stati effettuati mercoledì dai Carabinieri di Rho dando seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Milano.
353mila euro circa il valore complessivo della refurtiva che i tre rapinatori avrebbero incassato e ora sono accusati di rapina in concorso aggravata, ricettazione, detenzione illegale di arma, lesioni personali.
Le indagini condotte dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Rho, coordinate dalla Procura della Repubblica VII° Dip., sono iniziate il 17 novembre scorso a seguito di una rapina commessa ai danni di un centro scommesse di Lainate. L’analisi dei filmati dei giorni precedenti ha portato i militari a convergere le attenzioni investigative su due pregiudicati con fisionomia simile a quelle dei due rapinatori.
La conferma della loro identità e della loro complicità è emersa nella rapina commessa il 1 gennaio scorso ai danni della gioielleria situata all’interno del Rho-Center dove, attraverso l’estrapolazione dei filmati delle telecamere interne ed esterne del centro commerciale e quelle presenti in prossimità delle vie di fuga percorse dai rapinatori, gli investigatori sono risaliti ad una macchina “pulita” normalmente in uso ai due rapinatori. Sono iniziate le intercettazioni che hanno permesso di risalire ad un terzo complice di 28 anni, incensurato, presente in tutte le rapine. In quella circostanza i tre, dopo aver commesso la rapina, hanno dato fuoco a due ciclomotori proventi di furto con i quali era stata commessa l’azione delittuosa. Questo particolare è stato ripreso da una telecamera di videosorveglianza posta nel parco comunale “Luigi Pirandello” di Rho.
Particolarmente cruento il ‘modus operandi’ dei tre soggetti: questi, infatti, commettevano rapine con volto spesso travisato da maschere in lattice, armati di un fucile ed una pistola che spesso puntavano al volto dei dipendenti in cambio del denaro; azioni repentine di massimo due minuti, in luoghi da loro conosciuti oppure oggetto di sopralluogo nei giorni precedenti.
Inoltre, nelle rapine commesse l’8 e il 12 Febbraio ai danni di due sale slot rispettivamente presenti nei Comuni di Caronno Pertusella e Lainate, i criminali hanno utilizzato un’autovettura con targa francese, provento di furto, che è stata trovata dai militari il 16 Febbraio mattina nei pressi dell’abitazione di uno dei soggetti: all’interno sono state trovate due maschere in lattice ed un fucile a canne mozze, anch’esso provento in furto, con due colpi in canna.
Il giorno prima del ritrovamento dell’auto è stata commessa un’ulteriore rapina da due soggetti, il 35enne e il 28enne, nei confronti dello stesso centro scommesse di Lainate da cui aveva tratto origine l’attività di indagine; questa volta senza l’utilizzo dell’auto francese.
Gli stessi due soggetti il 2 febbraio hanno infine commesso un’ultima rapina ai danni di una gioielleria di Rho dove, a volto scoperto, hanno preso gioielli per un valore complessivo di 260.000 euro. In questa rapina, anch’essa particolarmente cruenta, i due soggetti hanno messo delle fascette da elettricista ai polsi del dipendente procurandogli delle lesioni. Dopo l’azione delittuosa, i due, consci che le forze dell’ordine fossero sulle loro tracce, hanno dato inizio ad una breve “latitanza”, occupando un appartamento nel Comune di Rozzano.
Il loro “soggiorno” è stato interrotto due giorni fa, nella mattinata di mercoledì, quando i due soggetti, al termine di accurate indagini volte alla loro ricerca, sono stati catturati unitamente al terzo complice e condotti presso il Carcere di San Vittore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel corso delle perquisizioni domiciliari durante l’esecuzione delle misure cautelari, sono stati trovati tre proiettili calibro 7,65 ed indumenti compatibili con le rapine commesse.