L’opportunità grazie ai fondi Pnrr e al bando del Ministero dell’Università
Critico l’intervento di Corrado Valsecchi: “Immobile strategico per tutti, ma non per il Comune che poteva farci la sede del municipio”
LECCO – E’ una storia lunghissima quella dell’immobile di via Marco d’Oggiono: ex sede del Politecnico, poi edificio acquistato dalla Provincia e successivamente, nei piani della giunta dell’ex sindaco Brivio, possibile nuova sede del municipio, un progetto stralciato dall’Amministrazione Gattinoni. Ora, grazie ai finanziamenti del Pnrr, e un bando del ministero dell’Università si apre la possibilità di trasformare l’immobile in uno studentato.
Gli oltre 6 mila 500 metri quadri dell’edificio potrebbero essere acquistati – Palazzo Bovara li pone in vendita a 6 milioni 116 mila euro, in cui sono compresi i costi delle perizie statiche e antisismiche già svolte – e trasformati in circa 200 stanze destinate agli studenti fuorisede.
“L’iniziativa si pone nel quadro nazionale del Pnrr – spiega il sindaco Mauro Gattinoni, in occasione della Commissione I, che si è svolta ieri sera – fra gli obiettivi strategici nazionali che l’Italia deve raggiungere vi è la creazione di nuovi studentati per garantire agli studenti fuorisede alloggi, anche nell’ottica di allentamento della tensione sui prezzi degli affitti delle case. Il ministero dell’Università con quello dell’Economia e della finanza – prosegue il primo cittadino – ha incaricato INVIMIT, società del Ministero, di bandire una gara per gli enti pubblici affinché possano candidare immobili da adibire a studentato. Abbiamo scelto di proporre lo stabile di via Marco d’Oggiono candidandolo al bando. Il termine è il 4 agosto per questo dobbiamo re-inscrivere l’immobile nel piano delle alienazioni e contestualmente modificare la destinazione d’uso a ‘residenze universitarie’. Si tratta di una scelta che avrebbe effetti positivi sulla città – commenta ancora Gattinoni – rendendo la sede universitaria del Politecnico ancora più attrattiva per gli studenti che in gran parte sono fuori sede. Si tratta di una candidatura, non è detto che l’iter vada a buon fine, ma in caso di esito positivo entro il 31 dicembre l’accordo potrà essere perfezionato”.
L’unico intervento critico, nel corso della seduta, è arrivato dal consigliere all’opposizione Corrado Valsecchi, di Appello per Lecco: “La struttura dell’ex Politecnico sembra essere strategica per tutti, tranne per il Comune che la vende senza avere nozione di tutto il lavoro fatto in passato da uffici, assessori e dall’ex sindaco. Ho letto il bando ministeriale, potrebbe esserci una controfferta a ribasso e mettiamo l’immobile in vendita a 6 milioni e 200 mila euro che è il minimo sindacale”. Valsecchi solleva anche i dubbi sulle istruttorie aperte pendenti sull’immobile: “Non so se queste pendenze potrebbero rappresentare motivo di esclusione dal bando. In ogni caso – continua – meglio che diventi uno studentato piuttosto che lasciare la struttura lì al macero come è ora, non c’è dubbio. Sarebbe stato più saggio, dal punto di vista strategico, identificare un percorso diverso per questo edificio, la mia amarezza deriva dal fatto che non c’è stato rispetto del grande lavoro di decine e decine di persone. Sono molto imbarazzato tutte le volte che affrontiamo questo argomento, voglio ringraziare tutti quelli che ci avevano lavorato e ora speriamo venga destinata a studentato, speriamo che gli enti ministeriali accettino la proposta, altrimenti torniamo al punto di partenza”.
Plaudono alla proposta i consiglieri di maggioranza. “Il Comune ha acquisito l’immobile, il lavoro degli uffici non è stato inutile, ma ha portato un beneficio – commenta la consigliera Anna Sanseverino (Pd) -. Se la partecipazione al bando andrà a buon fine ci sarà un servizio per gli studenti. Abbiamo un immobile importante ma la destinazione a sede del comune per una serie di ragioni, tra cui i costi, non può andare a buon fine, non è più attuale e non è possibile. Avere uno studentato è fondamentale per la città”.
“Lo studentato serve a Lecco, ma serve a tutta l’Italia – aggiunge Saulo Sangalli, Fattore Lecco -. Questa è un’opportunità da non perdere. Non abbiamo bisogno dello studentato solo per il Politecnico, ma anche per le scuole superiori che ospitano ragazzi da Premana, della Brianza che impiegano ore per arrivare in città. Spero che tutto il consiglio comunale sostenga questa scelta, evitando polemiche su scelte già fatte”.
Esorta a “smettere di rivangare il passato” il consigliere Paolo Galli, AmbientalMente Lecco, mentre Nicolò Paindelli (Pd) dice: “Rendiamo Lecco una città a misura di giovani a cui possiamo garantire il diritto alla casa, anche gli universitari che studiano a Milano potranno richiedere una stanza allo studentato di Lecco”.
“Ho incontrato gli studenti nei giorni scorsi, lo studentato non sarebbe soltanto un posto per dormire, ma anche luogo d’incontro – interviene il presidente della Commissione Alberto Anghileri, con la Sinistra cambia Lecco – . Questa proposta è fatta per dare soddisfazione a centinaia di studenti, che avranno in città un’occasione di vita. Cercare affitti oggi a Lecco è cosa da fare una rapina, parliamo di 800 euro a camera al mese. Buttare sul mercato 200 posti a prezzi calmierati dà un messaggio anche ai privati”.
A chiudere gli interventi è il sindaco: “Se il bando dovesse andare a buon fine si tratterebbe di un percorso per permettere alla nostra città di diventare città universitaria. Il tassello dello studentato è tutt’altro che banale; significa avere un’idea di città ben precisa, avere a cuore gli studenti e, per quanto riguarda i prezzi calmierati, avere rispetto dei nostri cittadini. Sarebbe un bel segnale se il consiglio comunale si esprimesse unanime. Non è detto che in una graduatoria nazionale la nostra proposta verrà premiata, ma l’immobile resterà comunque nel piano delle alienazioni con questa destinazione, con una funzione e una visione strategica per la città”.