LECCO – Riceviamo e pubblichiamo
“Dopo aver letto il vostro resoconto sull’ultimo Consiglio Provinciale le chiedo, al di là della bocciatura della proposta popolare lecchese di fermare la disseminata e del tutto ingiustificata distruzione della montagna lecchese per ricavare materiale ora – ma nemmeno in passato – necessario all’edilizia ferma e alle infrastrutture sempre decantate e riproposte, ma mai neanche avviate, come mai non si sia ancora arrivati a tutelare integralmente quell’area – intendo il gruppo Due Mani – Resegone – Magnodeno – come paesaggio letterario, al pari dei cipressi di Bolgheri e del Colle dell’Infinito in quel di Recanati, se non a ben maggior ragione, essendo i Promessi Sposi conosciuti a livello europeo e mondiale?
Eppure non mancano le motivazioni, né le persone, né le forze per tendere a raggiungere quell’obiettivo irrinunciabile”.
Professore Rocco Giovine
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Egregio Professor Giovine,
quello che il nostro giornale può fare è riproporre la sua domanda a chi di dovere, con l’auspicio che l’Amministrazione Provinciale di Lecco possa dare riscontro al suo interrogativo.
Cordialmente
Il Direttore
Lorenzo Colombo