LECCO – Fiorenzo Roncari celebra la sua domenica con un sorriso eloquente. “Il sentimento che prevale è quello di soddisfazione e orgoglio per questa squadra. Mi rimane sul gozzo la partita con la Pergolettese, buttata via in malo nodo, però… Se pensiamo da dove siamo partiti, dobbiamo pensare che la strada tracciata sia quella giusta. Noi dobbiamo portare la gente allo stadio e fare in modo che il nome di questa società torni ad essere quello che era. Speriamo che i ragazzi risveglino questo orgoglio lecchese”.
La partenza del Lecco ha sorpreso la squadra di Manari. “Abbiamo lavorato tutta la settimana su questo modulo. Chessa tra le linee dà fastidio. La prestazione di Martin è stata eccellente, come quella dei suoi compagni. Deve diventare più costante, ma non si può pensare che uno lavori così per 90 minuti, anche se uno ci deve provare”. E domani è già un altro giorno.
“Ora dobbiamo pensare a Olginate, a una partita a cui tutti teniamo particolarmente. Io credo che l’entusiasmo gestito sia una forza, l’entusiasmo da tornei da bar, invece, sarebbe deleterio. Questa energia dobbiamo farla diventare positiva. Dopo il recupero della settimana scorsa, abbiamo tenuto i piedi per terra. Nonostante la squadra sia relativamente giovane, ha il suo equilibrio. Ha qualche uomo che dà tanto equilibtrio dentro lo spogliatoio”.
La scelta di inserire Maggioni per contenere Cavagna ha dato i suoi frutti. “Maggioni aveva un compito difficile. Marcare Cavagna non è mai facile e sotto l’aspetto fisico e di passo poteva essere in salita. Ha usato tanta intelligenza e mestiere e alla fine ha chiesto anche il cambio perché ha dato tanto. Sono molto contento anche di Redaelli. La scelta di Mauri quando è uscito Maggioni è stata dettata dal fatto che Mauri è rapido e mancino. Ci sta dando una grossa mano. Tra poco ci sarà anche Di Ceglie. Credo che ci stiamo avviando a un assestamento”. Un ultimo riferimento alla scritta in dialetto sul colletto delle nuove maglie: “Se mola minga”. “Ognuno deve leggere la maglia del compagno davanti e farlo diventare il proprio motto”, conclude Roncari.
Arriva Martin Asiedu, protagonista assoluto del match: “Oggi mi sono divertito. Sono contento. Ero molto stanco, soprattutto nel primo tempo. Poi mi sono ripreso. Noi autori dei gol siamo tutti giovani, quindi è stato molto bello. Giriamo attorno a Castagna e ci inseriamo”. A chi va questo primo gol bluceleste? “Dedico il gol a uno dei dirigenti,ora non ne ricordo il nome, perché mi ha detto che avrei segnato e che avrei dovuto dedicarglielo. Il rigore? Quando bisogna batterlo, io non mi faccio avanti. Castagna ha fatto un bel gesto lasciandolo a Chessa. E’ già la seconda volta che lo fa. Ogni domenica dobbiamo dimostrare che questa non è la nostra categoria. Dobbiamo fare il possibile per risalire la classifica. L’obiettivo personale? L’avevo, ora non l’ho più, visto che ho fatto solo un gol in 3 partite”. C’è comunque tempo per recuperare l’obiettivo..
L’autore del primo gol, Riccardo Vaglio, spiega l’azione della rete che ha sbloccato tutto: “Avevamo provato queste situazioni, oggi è venuta così. Se sono maturo lo lascio giudicare a voi. Io mi metto a disposizione, poi il mister fa le sue scelte. Fisicamente stiamo crescendo tutti. Dedico il mio gol alla nuova società. Il direttore mi aveva detto che stavo giocando al 20%, quindi dovevo dimostrare qualcosa. Sicuramente non mi fermo qui, a Lecco – Pro Sesto. In settimana ce lo siamo detti: attenzione a non far capitare quanto accaduto ad Alzano. Dobbiamo fare in modo di partire noi così forte. Continuiamo di questo passo. Avevamo motivazioni altissime. Volevamo far vedere che c’eravamo. L’anno scorso ero arrivato, poi mi ero fatto subito male, ma da qui non sarei mai andato via”. Vaglio ha dato una grossa mano anche in copertura. “Tornavo spesso per far giocare il meno possibile Cavagna. Nel primo tempo c’era anche Castelnuovo che spinge molto. Ora dobbiamo confermarci, che è la cosa più difficile. Il lavoro paga, la condizione aumenta. Siamo sulla retta via”.
Davide Castagna, al suo sesto gol in campionato, non nasconde la sua soddisfazione e pensa già alla prossima partita: “Non ho preso l’ammonizione, quindi va bene così. Possiamo anche perdere, ma dobbiamo fare tutte le partite con questa cattiveria. Poi quando giochiamo in casa, dobbiamo dare ancora di più”. A questo punto, i lecchesi dovrebbero fare la loro parte e venire allo stadio. “Speriamo arrivi più gente al “Rigamonti-Ceppi”, anche perché la metà degli spettatori di oggi sono della mia famiglia! Mia mamma ha nove fratelli. Mia sorella è arrivata con la mia nipotina…”.