Il gruppo di maggioranza respinge con fermezza la richiesta di dimissioni di Patrizia Riva
“Sostenere che l’assessora abbia sminuito l’accaduto è del tutto infondato, offensivo e non corrispondente alla realtà dei fatti”
MERATE – Pieno sostegno a Patrizia Riva, il cui ruolo di assessora all’Istruzione e alla Cultura non viene assolutamente messo in discussione. E’ netta e decisa la presa di posizione del gruppo di maggioranza ViviAmo Merate in merito alle polemiche che hanno investito l’assessora, a cui entrambi i gruppi di minoranza hanno contestato la risposta fornita in Consiglio comunale sul caso di bullismo registrato in uno dei plessi dell’istituto comprensivo Manzoni, arrivando a chiederne le dimissioni.
“Il bullismo è un problema grave che non può essere tollerato. L’Amministrazione comunale promuove la cultura del rispetto e dell’inclusione, contrastando ogni forma di violenza, e non può permettere né, tantomeno accettare, che il bullismo e il cyberbullismo intacchino il benessere e la crescita delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi” spiegano, con una nota, i consiglieri di maggioranza, ribadendo la condanna e il dispiacere per quanto avvenuto ai danni di un minore.
In quanto alla risposta fornita in Consiglio comunale, sindaco e consiglieri di maggioranza ritengono che le parole siano state travisate e strumentalizzate, ricordando come la scuola si sia tempestivamente attivata, mettendo in atto tutte le azioni previste e di sua competenza per affrontare il caso. “La scuola agisce seguendo protocolli e proponendo progetti gestiti da personale qualificato e da specialisti anche esterni, come nel caso del progetto “Non cadere nella rete” – continuano i consiglieri di maggioranza -. Qualora ne rilevi la necessità o l’opportunità, inoltre, la Scuola può convocare “l’Equipe a chiamata”, prevista dal protocollo d’intesa tra Comune e Istituto Comprensivo denominato
“Piccoli passi”. Tale gruppo di lavoro comprende la c.d. “Figura filtro” della scuola, un
rappresentante del consiglio di classe, l’Assistente Sociale del Comune di riferimento del
minore ed eventualmente lo psicologo scolastico, affinché il singolo caso possa essere
discusso ed esaminato da punti di vista diversi, secondo le rispettive professionalità e
competenze”.
Ricordando come l’Amministrazione comunale agisca nel rispetto dei reciproci ruoli per sostenere la tutela dei minori, la prevenzione del bullismo, investendo risorse dedicate a progetti presentati dalla scuola che affrontano il problema alla radice, l’amministrazione comunale sottolinea di aver “rinforzato, accogliendo le richieste dell’Istituto Comprensivo, i servizi a disposizione delle scuole, finanziando l’inserimento della figura di uno psicopedagogista che affiancasse gli specialisti e gli insegnanti, per offrire un supporto ancora più efficace”.
Da qui la considerazione finale: “Sostenere che l’assessora Riva abbia sminuito l’accaduto è del tutto infondato, offensivo e non corrispondente alla realtà dei fatti come dimostrato dagli atti e dagli interventi già avviati dall’Amministrazione ed elencati nella risposta all’interrogazione”.
Parole a cui si aggiunge la stoccata conclusiva: “Si ritiene grave ed inopportuna la strumentalizzazione a scopi politici di un caso che coinvolge un minore e che avrebbe dovuto essere gestito nelle sedi e nei modi opportuni e non attraverso una mediatizzazione impropria e lesiva del rispetto dovuto alla persona del minore”.
Per quanto riguarda infine le osservazioni circa la tempistica del Piano per il Diritto allo Studio, la maggioranza rimanda infine alle risposte alla nuova interrogazione presentata dai gruppi consiliari di minoranza.

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