Rinnovato il voto alla Madonna della Neve in Val Biandino, centinaia di fedeli in processione

Tempo di lettura: 3 minuti

Fede, storia e tradizioni: il 5 agosto è il giorno più caro per i devoti introbiesi

Don William Abbruzzese ai giovani: “Apprezzate quella Chiesa che oggi vedete qui su questo prato. Se volete essere felici amate sempre, senza misura”

INTROBIO – Una tradizione che non perde smalto con il passare dagli anni e rimane brillante come la fede dei tantissimi credenti che ogni 5 agosto raggiungono il santuario della Madonna Della Neve in Val Biandino.

Anche ieri, come ogni anno, è stato rinnovato il voto fatto nel lontano 1836, quando l’epidemia di colera si diffuse anche in Valsassina. Introbio venne preservata dal morbo e  da allora gli introbiesi, in segno di ringraziamento alla Madonna della Neve, fecero voto di recarsi ogni anno in pellegrinaggio al santuario.

Anche ieri è stato rispettato lo storico programma. Alle 05.30  la celebrazione delle lodi in chiesa parrocchiale. Da lì è partita la lunga processione, che superate le strette vie del centro storico, si è incamminata in preghiera sulla strada verso la Val Biandino.

Don William Abbruzzese, parroco della Comunità Pastorale Madonna della Neve, ha celebrato la Messa Solenne per la prima volta in questa ricorrenza. Nella sua omelia si è rivolto in particolar modo ai ragazzi.

“Mi rivolgo ai tanti giovani qui presenti, Se volete essere felici amate sempre, senza misura. Amate anche quando vi chiuderanno la porta in faccia quelle persone su cui avete investito. Amate quando vi accorgerete che alcune cose dovete farle da soli perché i grandi amici della vita non ci sono più, se ne sono andati. E’ quello che ha fatto anche Maria. L’amore vince anche il dubbio come è stato per Maria e sua madre Anna. Siamo presi da tanti dubbi, su Dio, sulla chiesa, sulla società. Viviamo di dubbi e poche certezze, e ogni volta che arriviamo a una certezza la mettiamo continuamente in discussione. Così non si cammina. Se ognuno di noi continua a guardare quale sentiero fare non arriverà mai alla cima. Sbagliamo sentiero ma camminiamo. Le vette si raggiungono camminando e non dubitando. Il cammino diventa fiducia, come la fiducia da avere nelle proprie energie, come avete fatto voi questa mattina per raggiungere questo santuario. Fiducia dell’altro e fiducia in Dio che ci aspetta come questa valle con questo grande abbraccio fatto dalle montagne. Come vorrei che la nostra Comunità Pastorale diventasse veramente gioiosa, sempre di più. Come vorrei vedere voi ragazzi frequentare Gesù”.

Prosegue Don William: “Il senso della vita lo si trova solo avendo il coraggio di guardare il cielo. Il nome “Maria” significa infatti “Stella del Mare”. La stella per i marinai indicava le mete precise, faceva sì che nessuno si perdesse. Maria si è data nella Chiesa perché nessuno si perda. Tornando a casa oggi ripensate a queste semplici parole di Vangelo. Ragazzi  vi auguro di apprezzare quella Chiesa che oggi vedete su questo prato, la Chiesa siamo noi. Ogni cosa si migliora solo se tu ti impegni per migliorarla. Questo vale per la Chiesa, lo Stato e per ogni situazione. Solo la partecipazione attiva diventa trampolino di lancio per il cambiamento“.

Alle 17.30 è stato fissato il ritrovo alla “Cà dol Dolfo” con processione solenne di ritorno in paese. Il corteo con il canto delle tradizionali Litanie e del Te Deum richiama da sempre numerosi spettatori. La giornata si è conclusa in chiesa con La Benedizione Eucaristica.