Alta Scuola Politecnica: innovazione, sostenibilità e didattica sperimentale
In Cile un esempio concreto di didattica sperimentale e collaborativa
LECCO – Il Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano si conferma come realtà dinamica e protagonista all’interno dei percorsi formativi di eccellenza promossi dall’ateneo, grazie alla partecipazione al progetto “RECycled Pavilion”, recentemente riconosciuto come uno dei migliori cinque del Ciclo XX dell’Alta Scuola Politecnica (ASP) con la valutazione di Excellence. L’Alta Scuola Politecnica è un programma congiunto del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino, che ogni anno seleziona 150 studenti eccellenti provenienti da tutte le facoltà dei due Atenei, chiamati a lavorare in team multidisciplinari su progetti innovativi, con un forte impatto culturale, sociale e tecnologico.
Il progetto è stato proposto e coordinato dall’arch. Alberto Collet, docente di Progettazione Architettonica presso il Polo territoriale di Lecco, in collaborazione con gli architetti Manfredo Di Robilant e Davide Bardini, docenti del Politecnico di Torino, il progetto ha coinvolto un team internazionale di sei studenti selezionati tra le eccellenze dei due Politecnici: Jaione Aramburu e Edoardo Cairoli del MSc in Architecture and Urban Design del Politecnico di Milano, Gaia Cattaneo del MSc in Architettura Costruzione Città del Politecnico di Torino, Julienne Joven del MSc in Product Service System Design del Politecnico di Milano, Federica Vitelli del MSc Architecture-Built Environment-Interiors del Politecnico di Milano, Alla Zhyvulka del MSc in Interior and Spatial Design del Politecnico di Milano.

Il progetto “RECycled Pavilion” ha portato alla progettazione e realizzazione di un padiglione effimero per il REC Festival di Concepción, il più importante evento musicale gratuito del Cile. L’iniziativa è stata sviluppata in collaborazione con la Universidad del Desarrollo e il Teatro Bio Bio, integrando sostenibilità, riuso e coinvolgimento delle comunità locali, con un approccio educativo sperimentale che fonde la tradizione accademica cilena con le competenze progettuali e costruttive europee. Fondato sui principi di circolarità, modularità e inclusività, il padiglione si ispira alla figura della jaiba (granchio), animale simbolico della costa cilena.

Il processo progettuale si è articolato in due fasi: una prima parte in Italia, che ha incluso anche una tappa al Polo di Lecco per l’esplorazione delle potenzialità della stampa 3D nella prototipazione architettonica; una seconda fase in Cile, tra gennaio e febbraio, dedicata alla costruzione in loco. Qui il team ha affrontato sfide reali, integrando competenze tecniche, culturali e ambientali grazie al confronto diretto con docenti e studenti cileni. “RECycled Pavilion” rappresenta un esempio concreto di didattica sperimentale e collaborativa, in cui innovazione tecnologica, impatto sociale e conoscenza del territorio si fondono in un’esperienza formativa di alto livello.

L’esperienza cilena ha offerto agli studenti l’opportunità di applicare le proprie competenze in un contesto internazionale, multidisciplinare e interculturale. Il successo del progetto apre ora nuove prospettive anche per il Polo di Lecco. In vista del prossimo Ciclo dell’Alta Scuola Politecnica, in partenza a marzo 2026, questa esperienza si propone come un’opportunità preziosa per tutti gli studenti interessati a vivere un percorso d’eccellenza che unisce progetto, ricerca, internazionalizzazione e lavoro sul campo.


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