Il progetto presentato lunedì sera all’Officina Badoni
Il ricavato dell’iniziativa sosterrà il progetto tenda-scuola nel campo profughi di Al Nurseit
LECCO – “Le Stelle sul Soffitto è più di un libro: è un gesto collettivo di bellezza che nasce da una rete di amici. In un mondo che ci bombarda di immagini di dolore, scegliamo di rispondere con storie d’amore perché crediamo che l’arte abbia il potere di guarire, di unire e di trasformare”. Con queste parole Stefano Fumagalli, presidente della neonata Associazione Culturale Costellazione, e Marco Menaballi, designer, hanno introdotto il progetto artistico solidale ‘Le stelle sul soffitto’, una raccolta di storie “che nasce dal cuore e si rivolge al cuore“.

La presentazione si è svolta lunedì sera presso l’Officina Badoni alla presenza dei tanti membri del Collettivo (artisti, scrittori, grafici, musicisti, etc.) e di Corrado Conti e Arianna Russo del Coordinamento Lecchese Stop al Genocidio, realtà cui saranno devoluti i proventi dell’iniziativa che a sua volta provvederà a donarli alla tenda scuola del campo profughi di Al Nuseirat, nella martoriata Striscia di Gaza, progetto promosso dall’Associazione ‘Gaza chiama Lecco risponde’ (qui la raccolta fondi per donare).
Il titolo della raccolta è ispirato alla poesia ‘E tu sei anni’ di Simone Savogin, campione di Poetry Slam, ed evoca una doppia identità: da un lato quelle piccole stelle luminose che tutti abbiamo visto da bambini, attaccate sul soffitto per trasformare la paura del buio in meraviglia. Dall’altro la realtà più cruda delle stelle vere che si vedono attraverso i soffitti che non ci sono più dai rifugiati improvvisati.
“La raccolta si rivolge all’adulto che conserva dentro di sé la capacità di stupirsi come un bambino e al bambino che intuisce già la complessità del mondo – ha spiegato Fumagalli – sono storie, 24 in totale, che parlano linguaggi diversi a età diverse: una favola può consolare un piccolo e al tempo commuovere profondamente un adulto, perché entrambi riconoscono la verità universale dell’amore che trasforma”.
“Così come le costellazioni – a cui si ispira il nome del nuovo collettivo – da millenni guidano i naviganti perduti, questo progetto nasce dalla convinzione che le storie, anche quelle nate lontano da noi, abbiano il potere misterioso di influenzare eventi e cuori ovunque nel mondo – ha continuato Fumagalli – Sono profondamente grato a tutti i numerosi amici che hanno risposto con entusiasmo alla mia proposta, senza chiedere niente in cambio: interruttori che attendevano solo di essere accesi”.
Tra gli autori dei racconti Alessandro Barbaglia (Premio Strega Ragazzi 2021) e lo stesso Simone Savogin, accanto alle storie il lavoro di artisti e grafici che si occuperanno delle illustrazioni – idealmente 24 – che accompagneranno ogni racconto.

Conclusa la fase 1 del progetto (raccolta e creazione delle storie) a inizio dicembre si aprirà la cosiddetta fase 2 che prevede la pubblicazione dei racconti, uno al giorno, sul sito www.lestellesulsoffitto.it, per una sorta di calendario dell’avvento digitale. Durante questa fase sarà possibile preordinare la propria copia del libro che potrà essere spedita o ritirata presso la Libreria Volante di via Bovara a Lecco. L’ultima fase, che si terrà da gennaio a marzo, prevede la stampa del libro, la vendita e la rendicontazione dei fondi raccolti alle associazioni beneficiarie. Il 21 marzo 2026 è in programma il grande evento conclusivo del progetto mentre a febbraio si pensa di organizzare un’asta pubblica per le illustrazioni realizzate.
In ringraziamento del Collettivo sono intervenuti Corrado Conti e Arianna Russo (Coordinamento Lecchese Stop al Genocidio): “Quello che sta succedendo in Palestina va avanti da 70 anni, l’unico modo per fermare il genocidio è sradicare il sionismo, un nuovo fascismo basato sul suprematismo dell’etnia bianca – ha detto Conti – le guerre si preparano anche nel nostro territorio, con le nostre iniziative esprimiamo contrarietà a chiunque contribuisca, anche indirettamente, a questo sterminio. Il nostro aiuto va concretamente a chi è sul campo e vive l’ingiustizia che si sta perpetrando ai danni di un’intera popolazione che oggi chiede solo il diritto alla sopravvivenza”.
Nel merito del progetto della tenda-scuola è entrata Arianna Russo: “La tenda è nata un anno fa, ad ottobre, nel campo profughi di Al Nuseirat per sopperire alle scuole distrutte nella striscia. Fino ad oggi ha accolto 200 bambini, di cui 100 circa sono ‘scomparsi’, non abbiamo cioè più avuto loro notizie: sono martiri, insieme alle loro famiglie. In questa solidarietà siamo mossi dalla fiducia: non diciamo loro come utilizzare i soldi raccolti ma semplicemente li doniamo, sappiamo che sapranno farne il migliore investimento” ha concluso.

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