LECCO – Teatro della società sold out mercoledì sera in occasione dell’incontro di Leggermente in cui il noto giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo ha dialogato con Simona Piazza, assessore alla Cultura del comune di Lecco, sulla condizione della donna al giorno d’oggi e negli anni passati, tema cardine della sua ultima fatica “Le donne erediteranno la terra”.
La serata si è aperta con un lungo elenco di violenze e omicidi femminili che, purtroppo, troppe volte sono passati inosservati e impuniti dalla legge italiana: “Ogni due giorni una donna viene assassinata da un uomo che non accetta il rifiuto o l’abbandono della propria compagna e che si considera proprietario del suo corpo – ha esordito il giornalista Aldo Cazzullo – questo non è un problema solo delle donne, ma è anche e soprattutto un problema di noi uomini, dobbiamo far vergognare la nostra generazione di questi comportamenti”.
La condizione femminile al giorno d’oggi in Italia non è delle migliori “e sembra che sia subendo un progressivo peggioramento – ha sottolineato l’assessore Piazza – negli ultimi anni le violenze contro le donne sono aumentate notevolmente”. Queste aggressioni nascono da “un sentimento di inferiorità provato da quegli uomini che non accettano di avere al loro fianco una donna alla pari o addirittura superiore – ha spiegato Cazzullo – ma fortunatamente qualcosa si sta muovendo, il mondo piano piano sta cambiando, gli uomini stanno capendo il vero valore delle donne, quando uno stato sta per crollare infatti pone una donna al comando, la Merkel è l’esempio emblematico”.
Un mondo in divenire quindi che vede nei giovani di oggi, la generazione Hermione come definita dal giornalista del Corriere della Sera, riferendosi alla protagonista della saga di Harry Potter, la speranza di una convivenza civile e di un riconoscimento vero e sincero del ruolo della donna nella società.
“Il mondo delle nuove generazioni è completamente diverso dal nostro – ha illustrato Aldo Cazzullo – le saghe che i nostri ragazzi leggono raccontano tutte la stessa vicenda: il mondo sta finendo e una donna lo salva, una vicenda fino a qualche anno fa impensabile; grazie a questi libri per i nostri figli e ancora di più per i nostri nipoti sarà normale avere un capo di stato donna che, nonostante la carica ricoperta, mantenga la sua identità e la sua femminilità senza ‘trasformarsi’ in un uomo, come invece sono state obbligate a fare le nostre antenate, una su tutte Giovanna d’Arco”.
Un lungo dialogo intervallato solo dalla lettura di estratti dal libro di Aldo Cazzullo, “un’opera che cambia il punto di vista degli uomini sulle donne” come definito da Simona Piazza.
Una serata in cui la donna è stata protagonista, una serata di riflessione che si è conclusa con una speranza, con un desiderio: “La creazione nel futuro di una società dove la libertà della donna venga riconosciuta nella sua pienezza dove uomini e donne saranno attratti dalla loro diversità e non saranno più soggiogati se non dall’amore”.