GALBIATE – Grandi movimento in questa giornata che è iniziata con un timido cielo coperto dalle nuvole per poi rischiarasi in uno splendido sole, quasi ad accompagnare i festeggiamenti per il 90° anno delle amate Penne Nere. Emozionanti e partecipate le celebrazioni che si sono aperte questa con l’alzabandiera presso la sede degli Alpini in Parco Marselli. Da qui è partita la sfilata per le vie principali del paese accompagnata dalla musica della Fanfara Valchiese seguita dalle autorità locali, dai gagliardetti di alcune associazioni di Galbiate e da alcuni mezzi bellici d’epoca.
Dopo la Santa messa, in Piazza Don Gnocchi, i galbiatesi hanno potuto assistere al Carosello della Fanfara. Uno spettacolo davvero entusiasmante che ha lasciato grandi e piccini a bocca aperta. Ma questo è stato solo l’inizio, dopo la commemorazione dei caduti il corteo si è diretto verso l’oratorio, dove tutti, naso all’insù hanno assistito al lancio dei paracadutisti.
Poco dopo l’intervento del Presidente del Gruppo Alpini di Galbiate, Roberto Tentori,che ha ringraziato la Fanfara e il Coro Grigna per la partecipazione e i cittadini presenti: “ Era il febbraio del 1924 quando è nato questo gruppo e oggi, con la partecipazione e la vicinanza che ci dimostrate, riceviamo una “carica di energia” che ci permetterà di proseguire altri 90 anni. Il gruppo ovviamente negli anni ha avuto un’evoluzione, ma ciò che resta invariato sono i valori dell’alpino: generosità, solidarietà e disponibilità, che siamo onorati di portare avanti”.
A seguire il discorso del Sindaco Tino Negri che ha espresso la sua stima verso il gruppo per l’impegno e la solidarietà e il legame di amicizia che stringe gli alpini alla comunità galbiatese: “Siete un esempio speciale e positivo, dimostrate che il “fare insieme è bello” e il segreto della longevità di questo gruppo sono l’umiltà, la disponibilità e l’impegno che mettete nel proteggere e valorizzare il nostro territorio, grazie di cuore e tantissimi auguri!”
Presenti sul palco anche il tenente colonnello Giorgio Mameli, Il Presidente di sezione Marco Magni, Don Enrico, il comandante Danilo Bolis e il Presidente del Parco Monte Barro Federico Bonifacio. Hanno ricevuto un omaggio di riconoscimento anche i due alpini più attivi e tenaci, Anselmo Riva e Angelo Corti.
E dopo il ricordo dei cosiddetti amici “passati avanti” è stato più volte nominato negli interventi l’indimenticato Prof. Panzeri che tanto si è dedicato alla documentazione storica del gruppo e grazie al cui contributo il Monte Barro è divenuto Parco.