MANDELLO – Si chiama Astrid Gilardi, ha 14 anni, abita a Mandello ed è il nuovo portiere delle giovanili femminili dell’Inter. Passa quindi dal Real Meda, dove ha giocato nelle ultime tre stagioni, alla corte di una tra le squadre più blasonate d’Italia.
L’annuncio è stato ufficializzato questa settimana dopo la firma del contratto che lega la giovanissima mandellese ai colori nerazzurri per la prossima stagione.
In dote porta la vittoria maturata nei giorni scorsi a Cesena al torneo Under 15 femminile per selezioni territoriali con la maglia della Longobarda.
Astrid è nata il 19 febbraio 2003. Vive con mamma Fedra e papà Riccardo. Ha una sorella, Noemi, che sa tutto della sua campionessa preferita. Lunghi capelli biondi, occhi verdi, il nuovo portiere nerazzurro dimostra quell’umiltà che nella vita calcistica potrà tornarle utile per raggiungere grandi traguardi.
Il suo esordio con il pallone avviene a soli 6 anni .“Stavo in mezzo ai miei coetanei maschi – dice – Ed è lì che ho iniziato a giocare”.
Dopo due anni alla Scuola calcio della Polisportiva Mandello, Ingrid fa parte per un triennio dei Pulcini. “Al secondo anno – ricorda il suo primo allenatore, Francesco Malvaso – è uscita dalla porta e ha vestito la maglia di difensore centrale. Aggrediva il gioco degli avversari, era sempre sull’uomo. I suoi compagni hanno sempre avuto grande rispetto per lei, anche perché si è sempre fatta valere. Davvero impressionante e costante la sua crescita. Mi è costato parecchio vederla partire per un’altra squadra, ma sono certo che farà bene anche con la maglia nerazzurra. Anzi, sarà uno stimolo in più per lei”.
Ma cosa porta con sé, Ingrid, dell’esperienza mandellese? “Nel Mandello – risponde la quattordicenne – ho imparato i fondamentali, l’agonismo, la voglia di arrivare fino in fondo”. “Dalla Polisportiva Mandello – aggiunge – non sono andata via perché mi trovavo male, anzi. Purtroppo in paese non c’è la squadra femminile e non ho potuto fare altrimenti”.
Nel 2014 ecco alora il passaggio all’Asd Real Meda, squadra brianzola di spessore. “Grazie all’altro mio allenatore cui devo molto, Luigi Antolini – spiega – ho avuto la possibilità di farmi notare dal Real Meda. E sono stata presa subito”.
Malvaso e Antolini sono dunque i due mister ai quali Astrid deve qualcosa. Subito al primo anno è divenuta titolare fissa con le Esordienti e in questi anni è passata dai due agli attuali tre allenamenti settimanali. Un bell’impegno anche per i genitori della giovanissima mandellese.
Nell’ultima stagione da poco conclusa, giocando nella categoria Giovanissime Regionali 2002 ha racimolato qualcosa come 24 presenze e soltanto 8 gol subìti. Davvero niente male per una che voleva giocare fuori porta (sulla sua scheda è segnata come centrocampista), ma che tra i pali ora si sente a suo agio. “Sono diventata portiere quasi per scelta – ammette – forse un po’ anche per esigenza della squadra”.
E grazie anche alle sue parate negli ultimi mesi il Real Meda ha conquistato ben tre tornei. Inoltre Astrid si è resa protagonista parando due calci di rigore.
Che emozioni e quali sensazioni hai provato di fronte alla chiamata del Biscione? “Che dire, è una bella soddisfazione. Anzi, è sicuramente una bella occasione per me”. L’Inter era nel suo destino, oltre che nel suo tifo: “Tre anni fa feci un provino proprio per la mia squadra del cuore e segnai ben 4 gol”. Forse fin da allora il suo nome era stato scritto sui taccuini degli osservatori.
Va tra l’altro considerato che la società di via Durini ha bruciato i tempi e vinto la concorrenza del Milan, del Como 2000 e delle brianzole del Tabiago. Tutti erano interessati ad Astrid!.
Con l’inizio della prossima stagione, dunque, la ragazzina mandellese si allenerà alla “Pinetina” con la squadra femminile, una settantina di chilometri da casa. Per il momento, ha firmato un contratto annuale, poi si vedrà.
Astrid in questi giorni ha concluso il ciclo scolastico della scuola secondaria di primo grado. È brava (ha la media dell’8), ma non lo vuole ammettere. E dopo? “Mi sono iscritta al “Parini”, farò l’indirizzo di Affari, finanza e marketing”. Perché la sua materia preferita non è soltanto ginnastica , ma anche in matematica se la cava niente male.
Il sogno nel cassetto è arrivare un giorno a vestire la maglia della Nazionale femminile di calcio. Del resto la casacca azzurra potrebbe essere un traguardo raggiungibile: anche per le calciatrici ci sono le Selezioni territoriali Under15 e le Nazionali ufficiali Under16 e Under17. Sognare non costa nulla, se si pensa che questa ragazzina ha già giocato come detto per la Selezione lombarda, con la Longobarda, con la quale ha disputato le qualificazioni ad Alassio e le fasi finali del torneo nazionale in Romagna, vincendo la finale contro la Tirrenica.
Ma c’è un portiere al quale Astrid si ispira? “Sì, è Neuer – risponde – l’attuale estremo difensore della Nazionale tedesca campione del mondo e del Bayern Monaco”.