Besanino a porte chiuse: gli studenti restano a piedi

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COSTAMASNAGA – Il 16 luglio del 1969 l’uomo mise piede per la prima volta sulla Luna; oggi, 20 febbraio 2013, per l’ennesima volta numerosi studenti in attesa alla stazione ferroviaria di Costamasnaga non sono riusciti a mettere piede sul treno. Motivo? Tre dei quattro vagoni che formano il “Besanino” (così viene chiamato il piccolo treno che fa spola tra Milano Porta Garibaldi e Lecco transitando per la Brianza) non si sono aperte per la mancanza di un secondo capotreno.

Già, nel terzo Millennio, nel cuore della ricca Brianza, succede che per salire e scendere da un treno è indispensabile la presenza di due capotreni e se un giorno, come oggi, c’è n’è uno solo, ci sono studenti e lavoratori che rimangono a piedi. Per molti la soluzione è stata una sola, infilare le mani in tasca prendere il telefonino e chiamare mamma o papà per farsi venire a prendere e accompagnare a scuola.

Tra i numerosi papà in versione taxi driver che si sono recati in stazione, c’era anche il signor Fumagalli, il quale ci fa sapere: “E’ la terza volta che succede in questo mese. I ragazzi sono per la stragrande maggioranza rimasti sulla banchina e hanno dovuto chiamare i genitori per essere accompagnati a scuola nonostante i biglietti regolarmente pagati (le lezioni e le verifiche non vengono spostate perchè qualcuno dorme beato). Mi chiedo se Trenord risponderà del danno provocato alle famiglie con un rimborso dei mensili o se si limiterà a fare come succede spesso ‘chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato scordiamoci il passato’ “.