Born to climb: quando l’arrampicata elimina le barriere

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Una giornata all’insegna dello sport e del divertimento, quella di sabato scorso, con “Born to climb” (“Nati per arrampicare”): un percorso di didattica inclusiva pensato per avvicinare bambini, adolescenti e giovani con disabilità visive alla pratica dell’arrampicata.

Il progetto, sostenuto dalla Cooperativa La Vecchia Quercia in collaborazione con Ragni di Lecco Asd e Consorzio Consolida Lecco, prevede un ciclo di incontri nei quali ragazzi ciechi e ipovedenti tra i 6 e i 17 anni e residenti in provincia di Lecco, potranno testare l’esperienza dell’arrampicata sportiva.

Ognuno avrà la possibilità di mettersi in gioco e affrontare le proprie “salite” in tutta sicurezza sotto la guida esperta degli educatori de La Vecchia Quercia e degli istruttori Fasi certificati.

Un’iniziativa che promuove i benefici psicofisici dello sport in generale e soprattutto di questa disciplina che, per sua natura, spinge gli atleti a sfidare i propri limiti per arrivare sempre più in alto. Con Born to climb l’arrampicata sportiva diventa così uno strumento di inclusione sociale: non solo incoraggia una propositiva competizione verso se stessi ma, allo stesso tempo, educa al confronto e alla fiducia verso gli altri, attraverso un processo educativo orientato all’integrazione.

L’Open Day di sabato 10 novembre

Sabaro scorso si è svolto l’Open Day inaugurale, dedicato a ragazzi ciechi e ipovedenti tra i 6 e i 17 anni e alle loro famiglie. Una giornata di sport e divertimento e un’occasione di incontro fra partecipanti e istruttori, per familiarizzare con il l’arrampicata, sperimentando in prima persona una prima vera ‘scalata verso
la cima’. Sport, ma anche socializzazione e avvicinamento per tutte le famiglie che, con entusiasmo, hanno accompagnato i ragazzi in questa nuova avventura.