CALOLZIOCORTE – La pioggia, domenica mattina a Calolziocorte, non ha fermato le celebrazioni della giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, in occasione del 4 novembre, data in cui nel 1918 entrò in vigore l’armistizio di Villa Giusti, che decretò la fine della prima guerra mondiale per la nostra nazione.
Tante le persone e le associazioni (l’associazione nazionale Carabinieri sezione di Calolziocorte, gli alpini calolziesi, i volontari del soccorso di Calolziocorte, l’Avis e l’Aido calolziese, la Pro Loco di Calolziocorte, l’associazione marinai d’Italia sezione di Calolziocorte) che, questa mattina, terminata la Santa Messa in chiesa Arciprisbiteriale, hanno preso parte al lungo corteo che, aperto dal premiato corpo bandistico “Gaetano Donizetti”, ha sfilato lunghe le vie calolziesi per depositare la corona dall’alloro in tre punti della città: alla lapide nel cortile interno del municipio, al Monumento dei Carabinieri di fronte alla biblioteca “Cittadini” e infine al Monumento ai Caduti principale.
Ogni singola deposizione è stata accompagnata dall’alza bandiera e da un breve momento di raccoglimento.
Al termine della deposizione al Monumento ai Caduti principale, gli alunni delle scuole elementari e medie hanno letto alcune poesie della prima guerra mondiale e hanno espresso i loro pensieri sulle sofferenze che i soldati hanno dovuto sopportare.
“Davanti al monumento, luogo dedicato alla memoria, voglio sottolineare l’intensità dei sentimenti della nostra città: un omaggio a tutti i caduti che si rinnova ogni anno e che si tramanda alle nuove generazioni grazie all’ottimo lavoro che si svolge nelle scuole – ha esordito il sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi – i conflitti come la Grande Guerra, costata la vita a milioni di persone, ci ricordano quanto sia importante costruire la pace, che non solo è assenza di guerra, ma è anche realizzare una società giusta e migliore di quella che abbiamo trovato. L’intelligenza e la responsabilità di ognuno di noi devono farci operare positivamente nel nome delle generazioni che ci hanno preceduto e per il bene delle nuove generazioni che arriveranno”.
Il primo cittadino ha concluso il suo intervento citando il messaggio delle Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:”Ricorre oggi una data ricca di significato, suggello dell’Unità Nazionale raggiunta ed espressione della riconoscenza del Paese per il contributo alla sicurezza della comunità nazionale e internazionale offerto dalle Forze Armate. Donne e uomini in uniforme che oggi, in un contesto che se pur lontano dalle guerre di annientamento del secolo scorso, servono il Paese con gli stessi valori di lealtà, impegno e umanità, propri alla nostra storia – ha letto il sindaco Valsecchi – lo strumento militare rivolge la sua attenzione alla salvaguardia della vita dei nostri concittadini e della stabilità internazionale, mettendo in evidenza qualità e capacità professionali e collaborando con Paesi alleati ed amici, per realizzare un ambiente nel quale possano prosperare la pace e lo sviluppo dei principi democratici e dei diritti della persona, nel rispetto delle differenti culture e sensibilità. Il terribile terremoto che ha devastato intere comunità del Centro Italia ha messo in luce, ancora una volta, il pronto e fondamentale contributo delle Forze Armate, in concorso e con il coordinamento della Protezione Civile, nell’assistenza della cittadinanza duramente colpita – ha concluso Cesare Valsecchi – con pari generosità ed altruismo i nostri militari continuano a salvare vite nel Mediterraneo in una crisi che ha assunto dimensioni epocali, meritando la riconoscenza generale”.