CALOLZIOCORTE – “Incidenti in calo rispetto agli ultimi anni” questo è ciò che risulta dallo studio del piano urbano del traffico che è stato presentato lunedì sera in una apposita commissione territorio svoltasi presso la sala consiliare del comune di Calolzio.
La commissione si è aperta con una richiesta da parte degli abitanti di Via Morti del Pascolo e di Via San Rocco riguardante due questioni: la prima per il famigerato guardrail al centro già di diverse discussioni per la sua imponente struttura e il suo essere d’intralcio alla vista degli automobilisti. In particolare i residenti hanno sottolineato come “la soluzione adottata dall’amministrazione comunale (il posizionamento di uno specchio) sia inefficace e inutile, in quanto, durante l’inverno, lo specchio ghiaccia, mentre quando è possibile utilizzarlo non fornisce l’idea della giusta distanza delle automobili in arrivo.
La seconda questione invece riguarda Via San Rocco di cui i cittadini chiedono l’asfaltatura poiché ormai è “ridotta a un groviera”. Il sindaco ha risposto che “Il primo problema era già noto all’amministrazione comunale e non appena possibile vi sarà un intervento dell’ingegnere per cercare una soluzione”, mentre per quanto riguarda l’asfaltatura di Via San Rocco il primo cittadino di Calolziocorte ha invece dichiarato che “dopo l’approvazione del bilancio, se saranno disponibili soldi l’asfaltatura verrà realizzata”. Il consigliere Balossi Tina ha chiesto informazioni più dettagliate e il capogruppo della maggiornaza Roberto Monteleone ha specificato che “questa tematica verrà sviluppata nella prossima commissione territorio”.
Dopo le richieste dei cittadini ha preso il via l’esame preliminare dello studio del piano urbano del traffico. “Prima di Natale – spiega l’ingegner Andrea Bruni del centro studi del traffico di Milano – abbiamo effettuato degli studi, in collaborazione con l’istituto Rota, che hanno portato alla costruzione di un quadro conoscitivo della situazione attuale del traffico di Calolziocorte”.
“La costruzione di questo quadro – spiega Bruni – ha avuto inizio con delle interviste a cui abbiamo sottoposto alcuni automobilisti riguardo il punto di origine del loro viaggio e il punto di arrivo, in seguito abbiamo invece effettuato dei conteggi misurati in determinati orari del giorno e in determinati incroci della città. Alla luce di tutti questi risultati abbiamo potuto ricostruire la tipologia degli spostamenti che “contraddistinguono” gli automobilisti calolziesi”
“La maggior parte di loro – ha proseguito – si muove da un punto all’altro del comune (“traffici interni”, quasi il 50% ), una minore percentuale transita solo da Calolzio ( il cosiddetto traffico di attraversamento che corrisponde circa al 40%) e un rimanente 10% circa ha Calolzio come punto di origine o destinazione del proprio viaggio . Sono stati inoltre distribuiti dei questionari in cui si chiedeva ai cittadini di Calolziocorte di esprimere le loro opinioni in riguardo al traffico calolziese: il 20% ha dato parere postitivo, mentre il 30% negativo in particolare per i problemi di congestione del traffico, l’inadeguatezza della struttura viaria e per il cosidetto “semaforo di Vercurago”.
Per quanto riguarda il capitolo parcheggi da una mappatura della città risulta che ci siano 1900 posteggi disponibili di cui 62.5% adibiti a sosta libera, 14,7% riservati a vario titolo, 14.6% adibiti a sosta a pagamento e infine l’8% dedicati alla sosta a disco orario. Le ore 11-12 risultano dalla nostra analisi la fascia oraria con maggiore occupazione dei parcheggi 11-12 difatti solo il 26% di essi risultano liberi.
Per quanto concerne gli incidenti le notizie sono positive difatti, nel corso degli anni, il numero degli incidenti è diminuito: dal 2004 si registravano annualmente più di 70 incidenti in paese, mentre nel 2013 (ultimo anno disponibile a bilancio)se ne sono verificati solo 39.
“E’ un dato positivo che rispetta le direttive della comunità europea che richiedevano che si diminuisse il numero degli incidenti di circa del 40 % in 10 anni. Questa diminuzione – spiega Bruni- è stata possibile anche grazie anche all’intervento della polizia locale e dalle modifiche che sono state apportate, nei vari anni, al piano del traffico. Il teatro degl incidenti è rappresentato da Corso Dante e Corso Europa in cui gli incidenti avvengono sia nei pressi delle intersezioni sia lungo la viabilità. L’obbiettivo per i prossimi anni è quello di diminuire ulteriormente il numero degli incidenti”.
“Alla luce di tutti questi studi – conclude Andrea Bruni – abbiamo individuate delle carenze infrastrutturali, la congestione del traffico Europa- Dante per il grande traffico e per i troppi semafori, la mancata organizzazione del sistema dei parcheggi per far si che diventino punti di accesso alla città, la criticità nelle strade di quartiere e la proposta attraverso le nuove tecnologie di trasformare la stazione in una piattaforma tecnlogica per l’integrazione globale”.
Infine la commissione territorio ha presentato anche la trasformazione della piattaforma ecologica in un centro di raccolta che sarà analizzata venerdì 20 marzo in consiglio comunale.