Calolzio: presentate le proposte per il futuro delle reti gas

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CALOLZIOCORTE – Si è tenuta mercoledì sera la presentazione in commissione bilancio, presso la sala consiliare del Comune di Calolziocorte,  la proposta dell’alienazione delle reti del gas appartenenti ad Ausm in favore di una gestione associata di 53 comuni formata con l’obbiettivo di individuare il  nuovo gestore e di gestire  la distribuzione del gas.

“Il comune di Calolziocorte insieme ad altri 52 comuni limitrofi (ambito Lecco 1) – spiega l’avvocato Curti dello Studio legale Cereda, il supporto di Anci lombardia per l’alienazione delle reti gas – è stato obbligatoriamente incluso in una gestione associata formata con l’obbiettivo di individuare il  nuovo gestore per  la distribuzione del gas, questo  significa che tutti e 53 comuni, che fanno parte dell’ambito Lecco 1, dovranno collaborare insieme per valutare le reti del gas e “mettere in piedi” la procedura necessaria all’individuazione di un nuovo concessionario”.

Avvocato Curti
Avvocato Curti

“E’ un lavoro partito circa un anno e mezzo fa e sta dando buoni risultati. Per questo motivo – continua Curti – è giunto il momento di valutare l’opportunità per i comuni che sono proprietari diretti, di alienare le reti gas nel contesto della gara, perché , anche a detta del Ministero,  è l’occasione migliore per vendere un bene che difficilmente troverebbe un acquirente privato data la decrescenza del valore a cui sono sottoposti a causa del valore della vita utile che piano piano si esaurisce. Per questo motivo, sia come Anci Lombardia, sia come consulenti incaricati, abbiamo valutato insieme ai comuni che la decisione migliore fosse quella di alienare le reti gas. Per questo siete chiamati a decidere se alienare le reti di proprietà di Ausm , che adesso sono gestite dalla concessionaria che è Igea a fine della concessione che scade nel 2024, o di non alienarle.  Se il comune di Calolzio decidesse di alienare le reti del gas percepirebbe circa 2 milioni e 600mila euro, se invece decidesse di mantenere la totalità delle reti percepirebbe, per i 12 anni di concessione,  180 mila euro annui che però  andrebbero a diminuire con il passare degli anni; di quanto ancora non si sa  perché non possiamo prevedere i lavori che verranno fatti e le decisioni che verranno prese dai gestori. Quindi – conclude l’avvocato –  la convenienza dell’alienazione si può valutare su dati certi, mentre la convenienza dell'”affitto” no”.

Un dubbio è stato sollevato dal capogruppo del gruppo di opposizione Lega Nord Marco Ghezzi che ha sottolineato come “Le cifre siano ipotetiche poiché da oggi al 2024 ci sono in mezzo ben 9 anni”, dal canto suo l’Avvocato Curti ha risposto che “La possibilità che questa cifra si modifichi vi è, ma è molto bassa se non addirittura irrisoria”.

Quindi l’amministrazione si trova al bivio tra la possibilità di alienare le reti del gas a una gestione associata di 53 comuni per un profitto immediato di 2 milioni e 600mila euro, oppure tenerle per sé,  con  la possibilità di percepire un canone di circa 180 mila euro l’annui per 12 anni che però andrebbero a scalare di anno in anno. Una decisione non semplice che l’amministrazione comunale dovrà a lungo discutere per poter arrivare a fine aprile, termine entro in cui dare una decisione , con le idee chiare sul futuro delle proprie reti gas.