CALOLZIO- “Io sto con Sonia” l’hanno scritto sui cartelli e l’hanno gridato a gran voce i genitori e calolziesi organizzatori del flash-mob per esprimere la propria vicinanza a Sonia Airoldi, mamma e dipendente comunale al centro dell’inchiesta conoscitiva avviata dalla maggioranza. Erano una cinquantina, nella mattinata di sabato, nella centralissima piazza Vittorio Veneto, sotto le finestre del palazzo comunale, chiuse.
“Sono contenta perché abbiamo portato in piazza le persone, è non è cosa facile, è un ottimo risultato – commenta Jennifer Cruciani, mamma e referente del comitato per la scuola dell’infanzia di Foppenico, in prima linea nella “battaglia” per difendere i plessi calolziesi- siamo soddisfatti per la solidarietà che è emersa”. Grandi assenti, invece, i componenti della giunta Valsecchi, che pur sapendo del flash mob, questa mattina non hanno voluto incontrare i cittadini, lasciando le imposte del palazzo comunale chiuse; “non avevo dubbi sulla loro assenza – continua la mamma -non ci aspettavamo un confronto, non era il luogo o il momento, ci interessava far passare un messaggio di solidarietà, se avessimo voluto un confronto avremmo organizzato un presidio, ma ognuno ha il suo ruolo e la sua competenza, loro (i componenti della giunta ndr) staranno studiando questa vicenda, noi vogliamo sostenere Sonia Airoldi, prima si è mamme poi lavoratrici, quello che ha fatto è giusto”. Secondo l’amministrazione, infatti, la dipendente, non avrebbe dovuto rivelare informazioni in merito all’ordinanza di rimozione degli striscioni contro il piano di riorganizzazione scolastica, che campeggiavano fuori dai plessi.
Una manifestazione, che hanno tenuto a rimarcare, “è totalmente apolitica”, anche se da parte delle minoranze la partecipazione è stata cospicua, presenti gli esponenti per Lega Nord, il senatore Paolo Arrigoni, il segretario provinciale Flavio Nogara, il capogruppo Marco Ghezzi, ed il neo eletto segretario cittadino Luca Caremi, che ha commentato: “Sono qui a titolo personale per ribadire ancora una volta che non si possono zittire le persone che dissentono su temi importanti come la scuola, ritengo che l’amministrazione dovrebbe fare un immediato passo indietro, chi ha fatto la segnalazione porga le scuse e si chiuda il prima possibile, la giunta tutta condivideva il provvedimento, la giunta tutta è colpevole di questa azione di censura” ha poi concluso.
L’unico componente, formalmente in maggioranza, ma ormai distante ideologicamente, presente in piazza era Roberto Monteleone, l’ex capogruppo, “sono qui come cittadino, ho trovato inopportuna questa presa di posizione contro Sonia Airoldi, la manifestazione della madre era in orario extra lavorativo e d’interesse generale, io stesso ho saputo del provvedimento dai giornali e non ho potuto manifestare prima la mia contrarietà”.
“Era evidente che non avrebbero partecipato – è l’unico commento del consigliere Valentino Mainetti – voleva dire andare al massacro”. Mentre per Enzo Cerri, di Cisl, “stata un’iniziativa inopportuna quella del provvedimento disciplinare contro una lavoratrice per aver espresso la propria opinione personale, sembra molto una questione politica, più che individuale- annunciando che – prossimamente faremo un’assemblea dei lavoratori per capire che clima c’è”.
Di certo la questione non si chiuderà qui, già si attende il dibattito politico, lunedì, in sede di consiglio comunale.