Calolzio: un’open day per salvare la scuola di Rossino

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La scuola di Rossino

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CALOLZIOCORTE – “Le nostre porte sono aperte …….e le nostre aule, rese vive da noi piccoli alunni in crescita, sono pronte ad accoglierti e a raccontarti la storia di questa scuola… per noi molto Speciale…..Non importa quale scelta farai… noi possiamo solo offrirti una valida alternativa per non andare più via..” è questa una delle frasi riportate nel volantino che il comitato genitori della scuola elementare di Rossino ha deciso di diffondere  in tutto il calolziese , per promuovere i due giorni di open day, che si sono svolti martedì 27 gennaio  e mercoledì 28.

Da giorni  la scuola elementare  è al centro delle cronache a causa di una sua probabile chiusura,  discussa da 5 anni a questa parte. Il motivo del possibile epilogo è da implicare al basso numero degli alunni e ai vari problemi di organico. I genitori però  non ci stanno ed hanno così deciso di unire le forze per organizzare due giorni di open day, con l’obbiettivo di mostrare a tutti i punti di forza di questa scuola che se pur piccola, dimostra di essere innovativa e di qualità.

La promozione dell’open day è avvenuta tramite  un volantino  dal testo alquanto coinvolgente che fa trasparire, seppur nella sua brevità, la forza e la determinazione che i genitori mettono nella loro “battaglia” contro la chiusura della scuola dei loro figli.

I punti di forza della scuola – spiegano gli insegnanti – sono rappresentati dal piano formativo e dalla collaborazione attiva che i genitori hanno con il nostro istituto: il primo punto è simboleggiato  dai laboratori ( arte, musica, sport, architettura ) che abbiamo organizzato con dei professionisti esterni per andare a coprire i due pomeriggi che non erano garantiti dalla legge; il secondo invece dalla voglia che i genitori ci mettono nel voler aiutare noi e il nostro istituto anche tramite lavori manuali, come ad esempio i murales presenti nell’atrio e la trasformazione di un’aula in una piccola palestra per permettere lo svolgimento delle ore di educazione fisica nella scuola evitando spostamenti ai piccoli alunni”.

 

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Altro punto a favore della scuola ,  forse  il più importante e significativo, è l’aggregazione che si è crea tra gli alunni, complice anche il basso numero di presenze nelle singole classi, è possibile far lavorare i bambini in gruppi favorendo cosi l’amicizia e l’aiuto reciproco; inoltre le insegnanti hanno la possibilità di seguire meglio gli studenti  rendendo cosi le lezioni attive e non passive .  I genitori inoltre sottolineano come la scuola rappresenti l’unico luogo di aggregazione ancora esistente nella piccola comunità di Rossino, visto che tutti i bar sono stati chiusi e l’unico negozio rimasto aperto è un parrucchiere; per questo motivo si chiede di tenere aperta questa scuola anche per poter dare un futuro ai nostri figli e per tener viva la piccola città di Rossino.

 

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Infine la scuola vanta anche delle collaborazione con l’università Bicocca da cui provengono e studiano alcune delle insegnanti che portano ciò che imparano in università alle altre colleghe “più anziane” e ai loro piccoli alunni.

Molto positivo il bilancio di questi due giorni di open day che hanno visto una grande partecipazione;  anche se bisognerà aspettare il 15 febbraio per la conferma definitiva, sembrerebbe siano già  17  i bambini  (15 di Rossino  e 2 esterni) che l’anno prossimo frequenteranno la prima elementare presso la scuola di  Piazza Milesi . Nella giornata di oggi si terrà l’incontro tra il comitato genitori il Prefetto, il sindaco e il dirigente scolastico per discutere il futuro della scuola. Quindi per ora, non ci resta altro che aspettare la decisione definitiva riguardo il futuro di questa scuola che se pur piccola si dimostra di qualità e all’avanguardia.